Sono 120.000 gli appartenenti alla minoranza armena in Libano, molti anche i cittadini armeni che vi risiedono. Ora il governo armeno si sta mobilitando per creare una rete d'accoglienza per chi fugge a causa dei bombardamenti israeliani
Di Suren Musayelyan, ArmeniaNow , 21 luglio 2006
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Maddalena Parolin
Le autorità dell'Armenia si stanno attivando per soccorrere i propri concittadini coinvolti nel Medio Oriente nelle violenze della guerra tra Libano ed Israele, scoppiata la scorsa settimana.
Martedì scorso il vice ministro degli Esteri Gegham Gharibjanyan ha annunciato che già 160 persone sono state trasportate dal Libano alla Siria e da lì trasferite in aereo a Yerevan.
Il ministero degli Esteri di Yerevan ha stimato che almeno 1.200 compatrioti si trovavano in Libano nel momento in cui Israele ha lanciato l'operazione militare contro la parte sud, lo scorso 13 luglio, in risposta al rapimento di due soldati israeliani da parte degli Hezbollah.
Dalla metà della settimana scorsa le forze aeree israeliane stanno compiendo attacchi contro reti di trasporto nel sud del Libano e presunte infrastrutture degli Hezbollah nei pressi della frontiera con Israele.
In Libano esiste una vasta comunità armena di circa 120.000 persone, delle quali 50.000 vivono a Beirut, uno degli obiettivi principali degli attacchi aerei israeliani.
Le ambasciate armene in Libano ed in Siria hanno ricevuto l'ordine di garantire visti d'espatrio validi per tre mesi ai cittadini libanesi di origini armene così come ai cittadini stranieri che fuggono dal paese. Secondo Gharibjanyan le ambasciate stanno lavorando 24 ore su 24 per rispondere a tutte le richieste.
Il direttore dell'ente governativo per le migrazioni Gagik Yeganyan ha dichiarato all'agenzia Regnum news che ai libanesi di etnia armena verrà garantito lo status di "persone in protezione temporanea".
"Anche coloro che non sono di origine armena possono fare domanda e verrà garantito loro lo stesso status. Non possono essere rispediti contro la loro volontà nei luoghi dove risiedevano prima, dove le ostilità stanno continuando" ha aggiunto.
Durante le consultazioni sulla situazione in Medio Oriente e sul destino dei concittadini, tenutosi presso l'ufficio del primo ministro, e che hanno visto la partecipazione delle più alte autorità governative, il comandante del dipartimento dell'aviazione civile armena (HDCA) Artyom Movsisyan ha offerto la possibilità di istituire voli speciali per l'evacuazione dei cittadini armeni. Ha annunciato che i collegamenti Yerevan-Beirut attualmente sono sospesi ma ha aggiunto che aumenteranno quelli dalla Siria alla capitale in considerazione del gran numero di passeggeri che desiderano recarsi in Armenia.
Secondo l'ufficio stampa del governo, il primo ministro Andranik Margaryan ha dato istruzioni all'HDCA di condurre negoziati con Armavia la compagnia aerea armena n.d.t. rispetto all'organizzazione di voli regolari e charter verso la Siria. "Se sarà necessario il governo è pronto ad offrire un parziale aiuto finanziario", ha detto il premier. Il ministero per le Amministrazioni locali ha ricevuto il compito di organizzare attività comuni con il ministero della salute per offrire assistenza medica e psicologica a tutte le persone in arrivo dal Libano.
I recenti sviluppi nel Medio Oriente sono stati giudicati dalle autorità armene fortemente pericolosi. L'escalation di violenza nella regione è stata condannata dai ministeri della Difesa e degli Esteri. In una dichiarazione rilasciata la scorsa settimana il ministero degli Esteri ha espresso una forte preoccupazione riguardo alle azioni militari in Libano e all'alto numero di vittime civili.
"L'Armenia condanna ogni violenza: sia i rapimenti che l'utilizzo delle forze militari. In particolare denunciamo l'uso di mezzi così sproporzionati con l'unico scopo di punire collettivamente i civili e danneggiare le infrastrutture".
"Questo tipo di reazione da parte di Israele è particolarmente difficile da capire, dal momento che lo stesso governo libanese ha preso chiaramente le distanze dall'evento dei rapimenti".
"Speriamo che vi sia un freno alla violenza nella regione ed un immediato cessate il fuoco in modo che la questione possa essere risolta con mezzi pacifici".
Finora non sono state riferite vittime tra gli armeni residenti in Libano.
Intervistato da RFE/RL martedì, il portavoce del ministero degli esteri Vladimir Karapetyan ha dichiarato che ogni cittadino armeno in Libano potrà decidere in maniera indipendente se rimanere o andarsene. "Si spera che la situazione si calmi e che pochi vogliano venire in Armenia" ha detto. "Le aree dove la presenza di persone di etnia armena è più forte si trovano abbastanza distanti dalle regioni attualmente sotto bersaglio, per cui non c'è ancora troppa preoccupazione in quei territori."
Il ministero degli esteri armeno ha predisposto un numero telefonico operante ogni giorno dalle 9 alle 21. Coloro che desiderano avere informazioni a riguardo possono chiamare il numero (+374 10) 58-60-17.
I membri della troupe di danza armena-australianaSevan e i loro genitori sono fuggiti dal Libano verso la Siria, rischiando di essere bombardati. Il gruppo, costituito da 86 persone, era stato prima a Yerevan e poi in Libano. Lunedì mattina sono stati caricati su tre autobus per lasciare rapidamente Beirut.
I combattimenti hanno anche causato la cancellazione dei "Giochi Mondiali" della Armenian General Benevolent Union (AGBU) associazione per la preservazione della cultura e dell'identità armena nel mondo che si sarebbero dovuti tenere dal 21 al 27 luglio in Libano.