Gli enti locali croati partecipano all'assegnazione dei fondi di preadesione dell'UE. Le contee si organizzano con esperti internazionali, formazione dei funzionari e progetti ambiziosi. Nostra traduzione
di Željko Popović/EPEHA, 09.09.2008, Jutarnji list
(tit. orig. Lika uzela samo 5 milijuna eura, Lika ha preso solo 5 milioni di euro)
Traduzione per Osservatorio sui Balcani di Maria Elena Franco
Il comune di Lovinac ha riconosciuto le opportunità date dai fondi (europei n.d.t) e ha ottenuto la somma più elevata da Bruxelles, mentre il resto dell'area di Lika resta molto indietro.
La contea di Lika - Senj si trova in fondo alla classifica delle contee croate quando si parla dell'utilizzo dei fondi di preadesione UE. La sua media è stata significativamente migliorata dal comune di Lovinac, che ha ottenuto i primi 1,8 milioni di euro di fondi europei per l'inizio della costruzione del centro montano Sveto Brdo nel Velebit meridionale, i cui investimenti sono stimati attorno ai 150 milioni di euro, ed è di gran lunga il più grande progetto croato di sviluppo regionale. La vicina contea di Karlovac finora ha ottenuto una quantità di aiuti cinque volte maggiore rispetto a Lika.
Scarsamente popolata
La contea di Lika, più di altre, avrebbe necessità dei fondi di preadesione per lo sviluppo, in primo luogo per il fatto che quasi il 70% del suo territorio è stato colpito dalla guerra e ciò l'ha danneggiata dal punto di vista economico; in secondo luogo, perchè Lika è una regione scarsamente popolata, in cui il numero delle nascite in un anno è pari a quello che si registra in una settimana nell'ospedale di Petrovo a Zagabria.
I dati riportano che in 12 comuni e città vivono circa 30 mila abitanti soltanto: ciò dimostra quanto una maggiore iniezione finanziaria proveniente dai fondi europei potrebbe influenzare il cambiamento dell'immagine di quella che è la più estesa regione croata. Alla fine del 2005 è stata istituita l'Unità per l'attuazione dei progetti, e da allora la contea ha partecipato ai bandi presentando 350 progetti.
Di questi, solamente 39 sono riusciti ad ottenere i finanziamenti, mentre gli altri hanno ricevuto risposte negative, la maggior parte a causa di documentazione incompleta. Il valore totale dei progetti presentati che hanno ottenuto i finanziamenti è di 9.553.729,14 euro, mentre dai fondi di preadesione sono arrivati 5.993.559,54 di euro. La contea di Karlovac ne ha ottenuti 28,5 milioni.
La contea di Lika-Senj si dice soddisfatta e di essere un buon intermediario tra i fondi dell'UE e gli imprenditori, anche se ciò dipende della qualità dei progetti che sono stati candidati. "Qui si può sempre fare di più" - afferma Ivana Devčić, portavoce della contea di Lika-Senj.
Tra le sotto-unità locali di Lika, un caso raro è costituito dal piccolo comune del Podvelebit Lovinac, che nel 1991 è stata rasa al suolo. Conta mille abitanti, ed è l'unico comune nella regione che ha capito che la chiave del proprio sviluppo può trovarsi nell'UE. Oggi Lovinac, grazie all'utilizzo dei fondi di preadesione, è uno dei comuni croati con le migliori prospettive: il maggior numero di progetti approvati nella contea di Lika-Senj proviene proprio da qui.
Aiuti specializzati
Quattro anni fa abbiamo capito che per ottenere i finanziamenti dell'UE ci è necessario un aiuto specializzato, così abbiamo assunto un project manager con competenze in ambito internazionale ed un esperto di fondi europei che elaborino per noi i progetti, compilino le domande e organizzino l'implementazione delle attività attraverso l'Unità di realizzazione progetti del comune di Lovinac.
Inoltre, stabiliamo le risorse umane necessarie per l'attuazione dei progetti così da finanziarle con i fondi ricavati dal singolo progetto, in modo che tutti i progetti vengano condotti distintamente e in modo professionale. I progetti più complessi hanno un loro manager, e il coordinamento di quelli che sono collegati tra loro avviene attraverso l'Unità di esecuzione.
Formazione continua
I funzionari che lavorano o che si preparano per la gestione di un progetto si sottopongono prima ad una formazione; il comune partecipa al programma di formazione dei quadri che seguono in modo continuo la strategia di sviluppo della Repubblica croata e tutti gli elementi che derivano dal processo di adesione della Croazia all'UE, e seguono anche le modalità e i finanziamenti della loro implementazione. "Mettiamo anticipatamente in programma anche i costi per la progettazione necessaria per la richiesta dei fondi. Collaboriamo con gli esperti, con una rete di consulenti ed anche con le istituzioni che aiutano nella formulazione delle domande e nell'attuazione dei progetti internazionali" afferma Hrvoje Račić, sindaco del comune di Lovinac.
L'UE dà i soldi per il centro di Sveto Brdo
Due contee, quella di Zara e quella di Lika-Senj, e due comuni del Podvelebit, Lovinac e Jesenice, presenteranno a Bruxelles il progetto congiunto di Sveto Brdo, un centro di turismo montano sul Velebit meridionale. Si tratta di un progetto ecologico per il sostegno allo sviluppo turistico, il cui valore si aggira attorno ai 150 milioni di euro. Si calcola di portarlo a termine nel 2012. Il progetto è stato studiato da esperti croati affiancati da esperti di turismo montano provenienti da Inghilterra e Olanda.
Anche se tecnicamente sarà simile alla località invernale austriaca molto alla moda di Kitzbühel, il centro sulle pendici a sud del Velebit sarà particolare perchè collegherà la montagna al mare, come in pochi altri luoghi al mondo. Il via libera per la realizzazione del progetto è già arrivato dall'UE, perchè per lo sminamento di una vasta zona della regione, in cui si è combattuto durante la guerra, l'UE ha stanziato un milione di euro attraverso il programma CARDS 2004. Finora con questi soldi sono stati sminati 500.000 dei 3 milioni di mq dei territori che si è programmato di ripulire dalle mine. Attraverso altri due elementi, l'ultimato piano strategico delle destinazioni e la documentazione tecnica, finora sono stati riservati dai fondi europei di preadesione 800.000 euro.
"Questo progetto soddisfa tutti i criteri internazionali. È inserito nella strategia di sviluppo regionale della Croazia e come tale ci aspettiamo che entri tra i finanziamenti di preadesione con l'aiuto dell'UE. Siamo convinti che sia unico in Europa e nel momento in cui la Croazia diverrà stato membro, il centro invernale inizierà a prendere forma, e il mare sarà collegato in modo veloce alle montagne. I consulenti dall'Olanda e dall'Inghilterra che ci hanno fatto il progetto hanno detto che si tratta di qualcosa di unico in Europa in quanto unisce due risorse proprie del Mediterraneo, la zona costiera e l'entroterra montano - afferma Bojana Krstinić-Markotić, consulente tecnico del comune di Lovinac. Il comune, trovandosi nell'entroterra di Zara sul versante del mare, vivrà una rinascita grazie a questo programma".
"Quasi tutti i paesi UE finora hanno finanziato con fondi strutturali dell'Unione progetti di sviluppo di centri turistici montani e di impianti di risalita. L'idea della costruzione di una stazione invernale sul Velebit esiste da 80 anni, quando gli studenti andavano nella zona di Dušice a sciare e d'estate andavano a fare il bagno al mare. L'idea dell'impianto di risalita è stata per anni visionaria" aggiunge Markotić. Gli studi di fattibilità hanno mostrato che questo è un progetto di sviluppo di turismo per tutto l'anno, garantito da neve, mare e sole. Sul territorio c'è posto per 30km di piste da sci. Al centro si costruiranno 2 telecabine che uniranno Debelo Brdo con Rovanjski, nel comune di Jasenica, e Sveti Rok nel comune di Lovinac. Si costruiranno inoltre 5 seggiovie e 10 skilift.
Rispetto alle grandi strutture ricettive per il soggiorno invernale, la prima fase prevede la costruzione di due hotel a 3 e 4 stelle con 500 posti letto e un villaggio turistico che accolga 300 ospiti, mentre nella seconda fase si dovrebbero costruire strutture per altri 1200 posti letto. Solo per la costruzione degli impianti di risalita si prevede di spendere 80 milioni di euro. Gli studi prevedono che il centro montano attirerà un grande numero di turisti che trascorrono le vacanze sulle coste adriatiche e circa 1,8 milioni di turisti che visiteranno ogni anno i parchi nazionali croati, la maggior parte dei quali provenienti dagli stati dell'UE.
Nel primo anno di attività le entrate si stimano attorno ai 14 milioni di euro. Una volta terminate tutte le fasi, la stazione invernale sul Velebit incasserà circa 40 milioni di euro annui. Si creeranno circa 1500 posti di lavoro. Gli effetti moltiplicatori del centro si rifletteranno principalmente sullo sviluppo dell'agricoltura, del commercio, del settore bancario e delle attività di servizio.