Non sono un fatto solo italiano gli eventi delle Giornate per la cooperazione: parte di essi si svolgeranno in altri paesi e continenti. Di seguito la descrizione dell'evento che Cooperazione Italiana organizzerà in Bosnia Erzegovina in collaborazione con alcune ONG
Fonte: Il Velino cooperazione
Per meglio far conoscere a donatori e beneficiari il forte impegno della cooperazione italiana (pari a 69 milioni e 845 mila euro, secondo i dati aggiornati ad oggi), l'Utl ha avviato una riorganizzazione del modo di fare informazione che suscita vivo interesse, dato che mira ad associare stampa e radio-tv italiane e bosniache.
Gli eventi con i quali l'Utl di Sarajevo - guidata da Aldo Sicignano - parteciperà alle Giornate 2005 per la cooperazione sono: una conferenza sul microcredito organizzata a Mostar il 10 novembre insieme con il Cospe; un convegno sugli aspetti tecnici di pianificazione territoriale nelle aree rurali in programma il 18 novembre a Sarajevo (con la Fao). Il 19 novembre a Sebrenica un convegno organizzato insieme con AiBi-Diritti senza frontiere, avrà come tema i problemi delle famiglie con in particolare il reinserimento degli orfani, mentre il 2 dicembre a Sarajevo (insieme con il Cispe) un altro convegno servirà ad analizzare e ad approfondire la conoscenza delle condizioni e delle prospettive dei giovani in Bosnia Erzegovina.
Fondamentale, affinché la popolazione locale sia partecipe degli sforzi in atto su temi così delicati e così drammatici, è l'informazione su ciò che si può e si deve fare; e in particolare su ciò che la cooperazione
italiana sta facendo concretamente.
A questo scopo l'Utl di Sarajevo ha deciso una riorganizzazione del settore informazione e visibilità sulla base di alcune linee guida generali all'interno delle quali collocare le diverse iniziative. "Un modello esportabile in ogni parte del mondo. Se ciò avvenisse, la cooperazione italiana potrebbe presentare le proprie realizzazioni in maniera razionale, consentendo alle popolazioni beneficiarie ed agli osservatori esterni di capire l'importanza di ciò che facciamo" afferma con soddisfazione uno degli operatori della Utl. "Innanzittutto - spiega Pier Luigi Bianchi Cagliesi - abbiamo organizzato l'archivio stampa con un sistema che prevede, oltre all'archiviazione dei documenti cartacei, anche l'archiviazione per settori di interviste audio in digitale, foto e filmati. Pertanto, chiunque volesse accedere al settore stampa e comunicazione può utilizzare fin d'ora tutta la documentazione disponibile catalogata per argomenti e per iniziative specifiche e continuamente aggiornata, specialmente in relazione alle attività delle Ong".
Questo per il supporto tecnico. Quanto alla attività di informazione vera e propria, l'Utl di Sarajevo ha cominciato a diffondere, ad uso della stampa locale ma anche di tutti gli organismi nazionali ed internazionali potenzialmente interessate alle attività della cooperazione italiana, comunicati stampa inseriti all'interno di una griglia facilmente identificabile dai giornalisti locali, con i quali sono stati allacciati contatti che dovrebbero farsi sempre più stretti. La prospettiva, ancora più ambiziosa, è quella di una iniziativa di cooperazione giornalistica tra la Rai e un gruppo di giornalisti locali che possa accrescere la qualificazione professionale della stampa locale.
I 69.845.111 euro che costituiscono l'impegno della Cooperazione italiana per la Bosnia sono così suddivisi: agricoltura e ambiente 11.763.420; coordinamento degli aiuti 500.000; cultura e turismo 2.157.000; diritti umani, sociali e supporto al rientro 10.575.268; Giustizia e good governance 1.432.000; Institutional and
capacity building, sviluppo economico, public utilities 38.428.343; mine action 3.125.000; sanitario 1.864.079.