Intervista a Edvard Ravnikar, l'architetto che ha elaborato il piano urbanistico di Nova Gorica ideando il collegamento tra nuova e vecchia città. (Tratto da Isonzo Soča, n.70-71, novembre-dicembre 2006 - gennaio 2007)
di Diego Kuzmin
Il mattino del 3 luglio '92, assieme all'amico Sergio Cappellozza di Lucinico ho avuto modo di registrare un'intervista all'architetto Edo Ravnikar, proprio l'anno antecedente alla sua scomparsa. L'architetto ottantacinquenne, persona assai garbata e gentile,dall'aspetto minuto e modesto, ci ricevette nello studio che frequentava proprio di fronte al Municipio di Lubiana sul Mestni trg (piazza della Città), offrendoci un caffè espresso e chiacchierando amabilmente all'ombra del chiostro pluripiano, molto simile a quello della Biblioteca di Gorizia. La conversazione si è svolta in italiano, non senza una sua previa avvertenza della cattiva conoscenza della lingua. In realtà lo parlava benissimo, utilizzando però la forma slovena nella costruzione delle frasi. Dalla registrazione, lunga assai, sono state estrapolate le poche parti che seguono.
Si pensava che la Erjavceva, la via S,Gabriele, sia stata prolungata appositamente per mantenere un collegamento con la città vecchia, addirittura all'insaputa del Ministro dell'Interno...
Allora non si diceva apertamente che le due parti un giorno saranno un'unica città, ma si pensava così. Cioè ambedue le parti ritenevano allora che la parte in contendere sarebbe un giorno ritornata alla presunta patria...
Alcuni suoi lavori sono molto permeati dell'essenza di Plecnik, mentre in Nova Gorica questa traccia non si vede...
Ho lavorato con Le Corbusier, nel 1939 a Parigi per sei mesi, poi c'è stata la guerra... Una volta chiesi ... quali fossero i libri da studiare, e mi rispose: "Buoni sono i libri vecchi!".
Il fatto che il nuovo progetto per Nova Gorica ... riproponesse la Magistrale praticamente come era nella prima versione con l'unica differenza nella grafica, degli alberi disegnati...
Ma il primo progetto era pensato così, con gli alberi...
Sì, ma gli alberi non c'erano, allora si pensa che lei avesse disegnato gli alberi per far capire che già quella volta dovevano esserci e invece non sono poi stati messi...
Sì giusto, ma questo ministro Maček pensava che se uno desidera vedere gli alberi può andare nel bosco! È ancora vivo (nel '92), ma è un primitivo, come in Russia (URSS) quando si pensava che nei tempi moderni, con il socialismo si sarebbe creato quel popolo sincero, non corrotto dalla cultura, dalla civiltà... Lungo la Magistrale ci sarebbero dovute essere tutte le funzioni pubbliche, ma i decisori non la pensavano a questo modo e soprattutto non hanno lasciato un concetto, ma l'hanno disperso... L'idea di Kardelj... era un politico anche buono, ora non c'è più... Lui pensava che in ogni distretto ci dovesse essere un servizio urbanistico-progettuale e così i giovani architetti, modesti, si sono impossessati di queste opere e questo è il risultato. Succede ancora oggi dappertutto.
Lei è stato per Lubiana, come Plecnik, l'architetto del Principe, come Schinkel... ha dato un volto alla città, le sue due torri di piazza della Rivoluzione (oggi della Repubblica)...
Io non sono stato nulla di simile... E' molto interessante anche il fatto che vengono molto copiate, in Austria... a Villacco... Relativamente alle due torri, c'è un principio di uguaglianza, la simmetria a volte dà fastidio, ma l'elemento dell'uguaglianza è significativo, dà forza. Le due torri non sono uguali, una è più bassa dell'altra e, secondo una certa prospettiva, guardando dal fiume, la torre bassa copre la visuale dell'altra che è più alta, come per principio visivo. Per dare a questo ambiente (della città, alla città) qualcosa di esistente, di certo, servono due torri... se due torri sono uguali, si dice che è banale...
Lei crede, professore, nell'Europa unita?
Non è un problema di credere, ma è un problema che riguarda invece gli interessi commerciali dell'Ovest direi...
Dove pensa arriverà la Slovenia in questa situazione?
Bene, fino ad un certo punto siamo stati assieme alla vecchia Austria, e questo era un sistema; poi con la Jugoslavia, ed era un altro sistema, dalle radici differenti. Per esempio la Jugoslavia economicamente era più legata alla Francia e meno alla Germania... Cosa succederà ora?, chi lo sa..?