Lo scorso 16 gennaio è stato inaugurato il primo corso di formazione rivolto a operatori turistici della Serbia. Tra i promotori l'Istituto per il Commercio Estero e il Consorzio Promest di Milano, con il coinvolgimento dell'Università privata di Belgrado, Megatrend
Fonte: Danas
"Se vi abbandonate al desiderio di provare una nuova esperienza di relax, prima o poi visiterete la Serbia, incrocio tra importanti strade del mondo (...) Ma più importante di tutto, vi sentirete veramente i benvenuti in una terra dove la gente conosce il piacere di vivere".
Così si presenta sul suo sito ufficiale la Turisticka Organizacija Srbije (Organizzazione nazionale del Turismo in Serbia) riassumendo in poche parole l'interesse a sviluppare il settore del turismo nel proprio Paese. Interesse che viene sempre più recepito dalle realtà straniere attive in progetti di cooperazione con la Serbia.
In questo ambito, il 16 gennaio scorso è stato inaugurato il primo corso per operatori turistici del paese, organizzato e gestito su iniziativa italiana. Tra i promotori l'ICE (Istituto per il Commercio Estero) e il consorzio lombardo Promest che si avvalgono della collaborazione, in qualità di partner locale, dell'Università privata di Belgrado Megatrend .
Il corso, al quale partecipano 70 operatori selezionati fra 400 candidati, è aperto a funzionari pubblici addetti al settore nonché manager e dipendenti di aziende turistiche serbe. Esso si sviluppa tra febbraio e giugno di quest'anno, seguendo due fasi: la prima si svolge in Serbia attraverso seminari tenuti da docenti italiani e docenti dell'Università di scienze applicate Megatrend, la seconda prevede la frequenza di stage di formazione che si svolgeranno in Italia.
All'inaugurazione del corso è intervenuto anche Enrico Barbieri, direttore dell'ufficio ICE di Belgrado, il quale ha dichiarato che "nel progetto sono stati investiti 250.000 Euro" e che il corso rappresenta solo uno dei numerosi progetti comuni, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto di collaborazione trai due Paesi.
"Un rapporto che ha già posto l'Italia al secondo posto tra i partner economico-commerciali della Unione Serbo-montenegrina" ha aggiunto Barbieri, sottolineando come il turismo possa divenire un'importante piattaforma di sviluppo degli scambi.
Il turismo rappresenta da tempo un ambito di scambi, non solo commerciali ed economici ma anche culturali e sociali, come dimostrato dall'incontro nazionale tenutosi lo scorso 21 gennaio ad Orvieto tra associazioni, ONG e gruppi italiani che da tempo si occupano di turismo responsabile nel sud est Europa.
Un turismo che intende valorizzare le risorse locali (naturalistiche, storiche e culturali) come importante motore di uno sviluppo sostenibile al di là dell'Adriatico.