La vittoria dell'Armenia alle Olimpiadi degli Scacchi di Torino, e i grandi festeggiamenti nel paese, danno fama anche al Ministro della Difesa che ha accompagnato la delegazione
Di Ruzanna Stepanian, Armenialiberty.org , 6 giugno 2006
Traduzione per Osservatorio sui Balcani: Maddalena Parolin
Grande festa per il ministro della difesa Serzh Sarkisian, che ha accresciuto la sua notorietà martedì scorso, giungendo in patria a capo della squadra di scacchi armena, accolta trionfalmente dopo la storica vittoria alla 37esima Olimpiade degli Scacchi a Torino.
L'Armenia, medaglia di bronzo alle precedenti olimpiadi, ha vinto per la prima volta la più importante gara a squadre dei giochi, terminati domenica 4 giugno. I suoi sei maestri, capitanati da Levon Aronian, numero tre al mondo, sono stati l'unica squadra imbattuta tra le 148 nazioni partecipanti ed hanno preceduto di molte posizioni la Russia, favorita del torneo.
Al loro arrivo all'aeroporto di Yerevan Zvartnots poco dopo la mezzanotte, i giocatori armeni e il loro allenatore Arshak Petrosian hanno ricevuto un'accoglienza da eroi. A riceverli il primo ministro Andranik Markarian, assieme alla maggior parte dei membri del governo, ad alti ufficiali della polizia e dell'esercito.
"Abbiamo fatto la storia", ha dichiarato Petrosian ai reporter accreditati per la cerimonia di accoglienza presso il ministero della difesa. "E' un grandissimo risultato per gli scacchi armeni. Siamo felicissimi di averlo raggiunto".
"Eravamo ansiosi e felici. E' stato fantastico" ha affermato entusiasta Gabriel Sargsian, il più giovane membro della squadra armena. L'ottima performance del campione diciannovenne (8 vittorie su 13 partite) è stata decisiva per la vittoria generale dell'Armenia.
I campioni olimpici sono poi finiti nella piazza della capitale dove si erano raccolte per salutarli oltre mille persone che agitando le bandiere nazionali rosso-blu-arancio cantavano "Armenia! Armenia!" La festa, con i discorsi delle autorità e l'esibizione di cantanti pop armeni, è stata trasmessa in diretta dalla televisione statale.
Il ministro Sarkisian, che è anche a capo della Federazione Scacchi Armena, è stato con i giocatori nella città italiana, durante il torneo lungo due settimane ed ha ricevuto complimenti per la loro vittoria. Le autorità vicine a lui ritengono che abbia giocato un ruolo principale nella vittoria.
"Non c'è alcun dubbio" ha detto il vice ministro della difesa Artur Aghabekian "per ogni squadra è essenziale avere un leader. Un buon leader è metà della vittoria".
Un altro generale dell'esercito, Yuri Khachaturov, è andato oltre, proponendo che Sarkisian venga messo a dirigere anche la nazionale di calcio armena, che vanta risultati decisamente più modesti. "Se eleggessimo Serzh Azatovich presidente della Federazione Calcio diventeremmo campioni", ha dichiarato.
Ma Sarkisian, grande fan degli scacchi, è stato più umile nel prendersi il merito della vittoria nelle ultime Olimpiadi degli Scacchi. Alla domanda di Radio Free Europe/Radio Liberty se pensa che la sua costante presenza abbia avuto un influsso positivo sui giocatori armeni, ha risposto: "Perché lo chiedete a me? Chiedetelo ai ragazzi!"
"Li ho solo aiutati a scoprire il loro talento", ha aggiunto.
La maggior parte degli osservatori non dubita che Sarkisian, da molti considerato successore preferenziale del presidente Robert Kocharian, possa utilizzare il successo dell'Armenia negli scacchi per le sue presunte ambizioni presidenziali.
Per un uomo accusato dall'opposizione armena di manipolazione di voti e corruzione governativa, la vittoria di Torino è stato un raro momento di trionfo personale e Sarkisian ne ha tratto il massimo vantaggio.
"Vi assicuro sinceramente che il vostro supporto da Yerevan è stato la cosa più importante per i ragazzi", ha detto alla folla giubilante in Piazza Libertà. "Questa è solo la nostra prima grande vittoria, ne seguiranno altre".
Si prevede che Sarkisian sarà un personaggio chiave non solo nelle elezioni presidenziali del 2008 ma anche nelle parlamentari del prossimo anno. Tuttavia non ha ancora indicato il partito politico o l'alleanza con cui si presenterà alle elezioni. Il potente capo della difesa è scoppiato a ridere quando un reporter gli ha riferito la nuova battuta che circola ad Yerevan, secondo la quale per il voto del 2007 metterà assieme e capitanerà una alleanza elettorale di giocatori di scacchi.