Incontro a San Pietroburgo tra Putin e Saakashvili: dichiarazioni concilianti da parte russa sulle repubbliche secessioniste e sulla riapertura delle relazioni commerciali tra i due Paesi. Ma il Kosovo fa capolino

19/06/2007 -  Maura Morandi* Tbilisi

In occasione del vertice dei capi di Stato della Comunità degli Stati Indipendenti tenutosi a San Pietroburgo lo scorso 9 giugno, ha avuto luogo l'atteso incontro tra il presidente della Georgia, Mikheil Saakashvili, e il presidente russo, Vladimir Putin.

Parlando con i giornalisti prima del colloquio, che si è tenuto a porte chiuse, il presidente georgiano ha salutato la controparte russa dicendosi "contento che siamo riusciti ad organizzare l'incontro perché sono state accumulate un gran numero di questioni interessanti e fonte di tensione nelle relazioni tra i due Paesi".

Putin ha dichiarato che "la Russia non intende mettere in discussione i confini della Georgia e la sua integrità territoriale", affermazione che ha suscitato commenti positivi da parte della maggioranza parlamentare georgiana. Davit Bakradze, capo della Commissione per l'Integrazione europea, ha affermato che "le dichiarazioni di Putin sull'integrità territoriale della Georgia sono molto importanti". Soddisfatta con riserve l'opposizione che ritiene che l'incontro tra i due presidenti sia stato "solo una formalità dato che non è stato seguito da alcun accordo specifico". Così ha infatti commentato Davit Zurabishvili, leader del Fronte Democratico.

Dubbi legittimi se si tiene in considerazione il fatto che il presidente russo non ha mai nascosto di guardare al Kosovo come a un "precedente" per la definizione dello status delle repubbliche secessioniste di Abkhazia e Ossezia del Sud in Georgia. Anche a San Pietroburgo, infatti, Putin ha spiegato che il problema del Kosovo dovrebbe essere risolto "prendendo in considerazione simili problemi nello spazio post-sovietico". Nel caso in cui fosse riconosciuta l'indipendenza del Kosovo, la Russia potrebbe dunque porre esplicitamente la questione dell'indipendenza per Abkhazia e Ossezia del Sud (in Georgia), Karabakh (in Azerbaijan) e Transdnistria (in Moldavia).

Principale argomento di discussione tra Saakashvili e Putin è stata peraltro la questione della riapertura dei rapporti commerciali e dei trasporti tra i due Paesi. Da oltre un anno, infatti, Mosca ha introdotto il divieto di importazione di prodotti chiave dell'economia georgiana, quali l'acqua minerale e il vino, largamente esportati in Russia. In seguito alle accuse di spionaggio da parte delle autorità georgiane ad ufficiali russi alla fine dello scorso settembre, inoltre, le relazioni diplomatiche tra i due paesi si erano esacerbate con conseguente interruzione delle comunicazioni e delle vie di trasporto tra i due paesi vedi "Georgia e Russia ai ferri corti", Osservatorio sui Balcani 03.10.2006.

Nessuno spiraglio positivo per la ripresa delle relazioni economiche, inoltre, era emerso durante l'ultimo incontro alla fine dello scorso maggio tra rappresentanti russi e georgiani circa la possibilità per la Russia di entrare nell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Tbilisi, infatti, si dice favorevole all'eventuale ammissione della Russia nell'Organizzazione a condizione che rispetti gli impegni presi dai ministeri dell'economia georgiano e russo nel 2004, che prevedevano l'impegno di Mosca di rendere legale il commercio e di controllare i movimenti di merci al confine tra Russia e Georgia, in Abkhazia e in Ossezia del Sud al fine di prevenire traffici illeciti.

Maksim Medvedkov, rappresentante del ministero per lo Sviluppo Economico della Federazione Russa, sostiene invece che i colloqui per l'accesso della Russia all'OMC e le questioni relative ai controlli delle frontiere in Abkhazia e Ossezia del Sud "sono due cose diverse".

Durante la riunione tra i due presidenti, Putin avrebbe inoltre affermato che "non ci sono ragioni politiche perché le sanzioni economiche contro la Georgia vengano mantenute", come ha riportato l'ambasciatore georgiano in Russia, Irakli Chubinishvili. Più cauto il portavoce del presidente russo, Alexei Gromov, che ha spiegato che "durante l'incontro Putin ha fatto notare che l'abolizione delle restrizioni commerciali dipenderà dallo sviluppo e dall'atmosfera delle relazioni bilaterali tra i due paesi", come ha riportato l'agenzia di stampa russa Interfax.

Anche RIA Novosti ha dato la notizia con il titolo: "La Russia pronta a togliere le restrizioni commerciali e dei trasporti con la Georgia se le relazioni bilaterali miglioreranno". L'agenzia di stampa russa Tass ha posto invece l'accento sul fatto che "Putin e Saakashvili si sono accordati per iniziare un lavoro al fine di stabilizzare le relazioni tra i due Paesi".

L'incontro tra Saakashvili e Putin ha portato a Tbilisi una ventata di ottimismo per la normalizzazione delle relazioni tra Georgia e Russia, creando un'atmosfera di speranza ed aspettativa per la graduale riapertura del commercio e delle comunicazioni tra i due Paesi.

I principali notiziari televisivi e i quotidiani di Tbilisi hanno dato la notizia dell'avvenuto incontro mettendo in rilievo la volontà di collaborare da parte di Saakashvili e di Putin per il miglioramento dei rapporti tra Tbilisi e Mosca.

Diversi giornali georgiani hanno infatti titolato in prima pagina: "Saakashvili fiducioso dopo l'incontro con Putin", riportando la relazione dell'incontro fornita dal ministro degli Esteri georgiano, Gela Bezhuashvili, e i relativi commenti dei politici.

Rustavi 2, emittente televisiva privata di Tbilisi, ha aperto i notiziari con il titolo: "Il presidente georgiano ottimista circa le relazioni con la Russia". Secondo quanto riportato da Rustavi 2, infatti, "Saakashvili ha dichiarato che la Russia ha confermato ancora una volta di non voler mettere in discussione i confini e l'integrità territoriale della Georgia".

Anche i notiziari della televisione Imedi hanno riportato come notizia principale l'incontro tra i due presidenti, titolando: "Saakashvili soddisfatto dell'incontro con Putin: il presidente georgiano ha affermato che l'incontro con la sua controparte russa è stato 'fruttuoso' e che le tensioni tra i due Paesi verranno sciolte nel prossimo futuro".