Lo scorso 24 novembre si è conclusa la Conferenza degli Stati Generali della Cooperazione e delle Solidarietà Internazionale. Più di cento soggetti, tra associazioni, ONG, reti territoriali ed enti locali, si sono incontrati per rilanciare una nuova politica di solidarietà e delle relazioni comunitarie internazionali
Fonte: Stati Generali della Cooperazione della Solidarietà Internazionale
Dal 22 al 24 novembre 2006 si è svolta a Roma la Conferenza degli Stati Generali della Cooperazione e della Solidarietà Internazionale. La viceministra agli Affari Esteri Patrizia Sentinelli e il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, hanno dialogato con oltre 100 fra associazioni, ONG, reti territoriali, enti locali che hanno aderito all'appello del Comitato promotore per promuovere una nuova cooperazione internazionale, a partire dalla solidarietà e dalla partecipazione della società civile.
"Siamo molto soddisfatti" dichiara Raffaella Chiodo, coordinatrice del Comitato Promotore. "E' ora per l'Italia di fare scelte chiare in politica estera. Gli Stati Generali, con tutte le capacità ed i limiti del caso, ci hanno permesso un confronto aperto rispetto alle scelte di cooperazione." Pace, cancellazione del debito, coerenza delle politiche, promozione delle differenze di genere e culturali, dei diritti e difesa dell'ambiente, delle relazioni comunitarie globali sono i 36 punti che costituiscono documento finale presentato oggi . Il documento esprime le importanti esperienze del settore con partner di tutti i continenti, rappresentati agli Stati Generali dai numerosi ospiti stranieri.
La viceministra Sentinelli ha confermato che le sue intenzioni sono per un rilancio totale della cooperazione internazionale, coinvolgendo immediatamente anche il collega Cento. "Dobbiamo costruire le condizioni anche legislative per modificare le linee della cooperazione" ha detto Sentinelli, "ed essere incisivi nelle istituzioni internazionali." La viceministra ha espresso la fondamentale importanza del coordinamento unico nelle scelte politiche dello stato, inistendo sull'approccio integrato tra le diverse istituzioni. Accogliendo le richieste degli Stati Generali, la viceministra ha espressamente dichiarato che "le missioni internazionali di pace non sono esclusivamente militari" e che da subito i fondi destinati all'Afganistan dovranno essere impiegati per interventi civili, in accordo con le comunità locali.
In conclusione delle riunioni dei lavori di plenaria e per gruppi che hanno coinvolto centinaia di persone e di rappresentanti di associazioni impegnate in attività di solidarietà e cooperazione internazionale, gli Stati Generali della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale hanno redatto un documento finale di appello rivolto alle istituzioni, al mondo della politica e alla società civile.
Allegato: Documento finale.pdf 117,24 kB