Secondo le stime dell'ONU, 700.000 persone sono vittime di tratta ogni anno nel mondo. 25.000 solo in Italia. ANCI ed AICCRE hanno convocato gli Enti Locali ad una tavola rotonda sul tema: Tratta degli esseri umani ed Enti Locali, ruolo, competenze ed esperienze in Italia
Fonte: Europa Regioni
L'incontro, avvenuto alla metà di luglio, è stato moderato da Gennaro Schettino, responsabile dell'Inserto Metropoli di Repubblica, rappresentante del mondo della stampa e portavoce della necessità di un'informazione critica e accurata, libera da approcci pietistici e segreganti, del fenomeno.
L'attuale normativa vigente in Italia, il D. Lgs 286/98 e L 228/03, assegna agli Enti Locali importanti responsabilità in materia di assistenza e integrazione sociale per le vittime di tratta di esseri umani nelle varie tipologie di sfruttamento (sessuale, lavorativo, accattonaggio, etc.). Dal 1998 ad oggi, grazie all'azione di numerosi Enti locali, più di 5.000 persone hanno trovato un sostegno concreto nella ricerca di una via d'uscita dalla tratta. Carla Olivieri , project manager, ha affermato che "con questo incontro si vuole valorizzare il ruolo di promozione e coordinamento tra le realtà pubbliche e private delle politiche sociali, perché il cambiamento culturale auspicato dal progetto per diminuire stereotipi e pregiudizi che pesano sulle vittime della tratta anche quando riescono ad uscire dalla condizione di sfruttamento si può attuare solo con la sensibilizzazione di larghe fasce di popolazione delle comunità locali ".
L'ANCI, l'associazione Nazionale dei Comuni Italiani, conferma di poter dare, quale partner di rete del progetto Tratta NO! , un contributo importante nel sostenere azioni di coordinamento nazionale e diffusione di buone pratiche sperimentate a livello locale. Il segretario generale dell'AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), Roberto Di Giovan Paolo, ha ribadito la necessità di un rilancio delle politiche di prevenzione e di intervento delle varie forme di schiavitù e l'impegno dell'AICCRE a sostenere la riflessione promossa da TrattaNO! Il segretario generale ha richiamato l'impegno europeo sul grave fenomeno della tratta degli esseri umani e il ruolo fondamentale di garante, di coesione sociale e di sicurezza del proprio cittadino svolto dai comuni e dalle amministrazioni locali.
Prezioso il contributo degli Enti Locali presenti all'evento.
Il sindaco del Comune di Dormelletto, Clemente Mora, ha portato il contributo del progetto "Identità e cultura: un difficile compromesso tra storia, tradizione e sviluppo" un'esperienza significativa, realizzata dall' Associazione ISPA dei Comuni di Arona e degli altri 8 comuni della zona limitrofa al Lago Maggiore, a sostegno dei numerosi minori stranieri dediti all'accattonaggio ed al commercio ambulante abusivo. "Per poter dare corso compiutamente a tale modello di accoglienza e di integrazione, gli Enti Locali necessitano sicuramente di un quadro legislativo coerente, che ponga al centro l'accoglienza e che distingua radicalmente gli ambiti di integrazione sociale dalla repressione dei fenomeni di devianza."
Il comune di Perugia da anni sta gestendo progetti di integrazione sociale e lavorativa di vittime della tratta con un forte coinvolgimento della cittadinanza, associazionismo e forze dell'ordine. Tiziana Capaldini, assessore alle politiche di Coesione Sociale del Comune di Perugia, e Stefania Sartori, assessore alle politiche dell'immigrazione e dell'accoglienza del comune di Verona, hanno proposto l'erogazione un fondo stabile da destinare ai percorsi di protezione e di inserimento delle vittime di tratta.
Il Presidente del Coordinamento nazionale della Caritas antitratta, Don Giancarlo Perego, ha ricordato che ogni aspetto tematico, che incrocia tematiche sociali e sanitarie, non può non essere affrontato che in una logica di collaborazione tra Enti locali e realtà del terzo settore e della società civile. "La tratta è tra noi, la tratta è un fenomeno sociale che non riguarda solo gli altri" ha aggiunto Maria Teresa Coppo Cavazzi, presidente dell'Aiccre Federazione Lombardia, " Il percorso territoriale attivato permetterà di maturare una coscienza comune che la tratta non è la prostituzione, la tratta è commercio di persone".
L'incontro ha rappresentato l'avvio di un percorso di riflessione sul tema che proseguirà il 6 novembre al COM-PA di Bologna. L'AICCRE, L'ANCI e Tratta NO! ribadiscono la necessità di un rilancio delle politiche di prevenzione e di intervento delle varie forme di schiavitù e l'importanza che la ricchissima esperienza elaborata in questi anni sui territori, a partire dai cosiddetti progetti dell'articolo 18, riesca ad essere percepita e valorizzata anche nelle sedi istituzionali nazionali ed europee.
E' prevista, per la seconda settimana di agosto 2006, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, del Bando per la presentazione di progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta, aperto alla partecipazione degli Enti Locali.
Per approfondire:
Dossier - il traffico di esseri umani nei Balcani (di Osservatorio sui Balcani)