20 anni fa la guerra "umanitaria" della Nato
Il 24 marzo del 2019 è stato l'anniversario dell'inizio della campagna di bombardamenti della Nato su Serbia e Kosovo. L'incontro è dedicato alle conseguenze di quei bombardamenti e alla situazione socio-politica attuale nella regione
Il 24 marzo del 1999 iniziarono i bombardamenti della Nato su Serbia e Kosovo. L'incontro è dedicato alle conseguenze di quei bombardamenti, in cui vennero usati anche proiettili all'uranio impoverito, e alla situazione socio-politica attuale nell'area dei Balcani
78 giorni di bombardamenti in violazione della carta dell’ONU e della nostra Costituzione. La stessa Unione Europea si allineò, senza discussione, alle decisioni di Usa e Nato. In Italia ci fu un forte movimento contrario alla guerra che però non riuscì a modificare le decisioni prese dal governo di allora.
Furono impiegate tonnellate di esplosivo, bombe a grappolo e alla grafite, proiettili a uranio impoverito che non difesero i profughi che stavano fuggendo dal Kosovo, ma provocarono centinaia di morti civili e la distruzione di ospedali, scuole, ponti, fabbriche, impianti chimici, strade, infrastrutture.
Con quali risultati? Oggi i Balcani Occidentali sono un'area pacificata? Gli stati che sono usciti dalla dissoluzione della Jugoslavia si possono definire tutti democratici? Quali sono i loro rapporti con l’Unione Europea la cui crisi di autorevolezza e credibilità è stata determinata anche dall’incapacità di dare risposte politiche per prevenire le guerre intra-jugoslave? Quali problematiche ancora aperte potrebbero sfociare in momenti di violenza?
Intervengono:
Andrea Oskari Rossimi, giornalista Rai
Nicole Corritore, giornalista di OBC Transeuropa/CCI
Dragan Petrović, corrispondente ANSA (in collegamento da Belgrado)
Aleksandra Ivić, promotrice culturale (testimonianza diretta)
Introduzione e coordinamento a cura di Comitato Padova con i Balcani (Associazione per la Pace, Donne in Nero, ACS – Associazione di Cooperazione e solidarietà, Agronomi e Forestali senza Frontiere)
Per ulteriori informazioni si veda la pagina Facebook di Padova con i Balcani .