Pazi snajper - Attenzione al cecchino
A trent’anni dall’inizio dell’assedio sulla città di Sarajevo 1992-2022, la figura del cecchino, quel "mostro" che dai palazzi o dalle montagne intorno a Sarajevo uccideva civili inermi, è al centro di questo lavoro teatrale di Roberta Biagiarelli, con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani e la regia di Luca Bollero
A trent’anni dall’inizio dell’assedio sulla città di Sarajevo 1992-2022, La figura del cecchino, quel "mostro" che dai palazzi o dalle montagne intorno a Sarajevo uccideva civili inermi, è al centro di questo lavoro teatrale.
Il cecchino è il protagonista implacabile che osserva dall’alto della sua postazione lo scorrere davanti ai suoi occhi della vita nella città ferita., E’ un tiro andato a segno a dargli la gioia di un lavoro ben fatto.
In parallelo La vita di un uomo e di una donna consumati e attanagliati dal freddo, dalla paura, dalla fame che come Vladimiro ed Estragone litigano, fanno pace, pensano di separarsi, ma alla fine restano l’uno legato all’altro e passano il tempo ad inventarsi modi per sopravvivere.
C’è la condizione di attesa del cecchino-carnefice e c’è quella delle sue vittime per due mondi destinati ad incrociarsi attraverso un mirino. Il capolavoro di Beckett pervade e ispira il dispiegarsi dell’azione.
Lo spettacolo “Pazi Snajper – Attenzione cecchino”è nato nell’ambito del progetto “Shooting in Sarajevo”, avviato con Luigi Ottani nel 2015.
Co-produzione Babelia & C. – progetti culturali, Associazione Il Contato del Canavese e Bonawentura/Teatro Miela, di Roberta Biagiarelli, con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani e la regia di Luca Bollero.
Roberta Biagiarelli, attrice, autrice, documentarista, progettista teatrale, ha fondato nel 2002 l’associazione culturale Babelia & C.- progetti culturali per dedicarsi alla produzione, ricerca ed interpretazione di temi sociali, storici e politici. È autrice ed interprete di diversi monologhi, tra i quali “A come Srebrenica” che è stato rappresentato in centinaia di repliche. Nel 2016 ha pubblicato il volume “Dal libro dell’esodo” (Piemme edizioni) di cui è co-autrice con il fotoreporter Luigi Ottani, esperienza fatta sulla rotta balcanica dei migranti nell’agosto 2015 sul confine greco-macedone.
Per l'aquisto dei biglietti online:
Il Contato del Canavese
web: www.ilcontato.it