Aumentate le pensioni per percentuali che vanno dal 10% al 25%. Ma questo allevierà di poco la vita dei pensionati le cui entrate sono insufficienti rispetto ad un costo della vita relativamente elevato.
Il Governo albanese ha deciso di aumentare le pensioni del 10% a partire dal prossimo mese di luglio. Subiranno un aumento maggiore invece le pensioni dei dipendenti delle ex cooperative agricole. Questi ultimi dovrebbero vedersi riconosciuto un aumento del 25%.
Vi sono 547.000 pensionati in Albania dei quali 185.000 risiedono nelle aree rurali. Dopo l'aumento la pensione minima dovrebbe aggirarsi attorno ai 6,616 lek, equivalenti circa a 42 euro, mentre la pensione massima non supererà la minima del doppio.
I pensionati ricevono inoltre altri 6 euro mensili quali sussidio per l'acquisto del pane, per il pagamento di parte della bolletta elettrica ecc.
L'aumento peserà sulle casse dello Stato di circa 11 milioni di euro all'anno.Se nelle campagne dell'Albania i prezzi sono relativamente contenuti (ma continua l'esodo dalle campagne verso la città) è difficile immaginare come un pensionato riesca a sopravvivere in città con la pensione minima, nonostante i recenti aumenti. Basti considerare che a Tirana (ma i prezzi sono simili per le altre città principali dell'Albania), dove vive un quarto dell'intera popolazione, un chilo di pane costa poco meno di 50 centesimi di euro, anche un litro di latte si aggira sugli stessi prezzi mentre per un giornale occorre spendere 30 leks e quindi circa 1/5 di euro. Un biglietto dell'autobus si aggira attorno ai 10 centesimi mentre per acquistare un appartamento occorre sborsare almeno 300 euro a metro quadro.