Il primo maggio Tirana era deserta. I suoi cittadini hanno infatti passato il giorno di festività sulle colline attorno alla capitale. A protestare solo una decina di sindacalisti, nella piazza centrale della città ed i nostalgici enveristi.
Il giorno del 1 maggio a Tirana non é stato un giorno di proteste, ma centinaia e centinaia di abitanti del capitale hanno festeggiato sulle colline della città. Il giornale "Shekulli" (2.05.2003) scrive che "le proteste in Albania sono state veramente tiepide, solo un gruppetto di una decina di sindacalisti ha protestato nella piazza centrale della capitale. Un'altra protesta e stata organizzata da parte di ex perseguitati del regime comunista davanti alla propria sede . Ma questa protesta non aveva nulla a che fare con il 1 maggio. E' infatti da alcuni giorni che gli ex-perseguitati si radunano per chiedere risarcimenti per gli anni trascorsi ingiustamente in galera. La protesta più forte e stata quella dei comunisti che esponendo le foto di Enver Hoxha hanno lanciato slogan inneggianti alla gloria del Partito del Lavoro (il vecchio partito comunista di Hoxha). I dimostranti sventolavano anche alcune bandiere raffiguranti Che Guevara. "I nostalgici si prendono il 1 maggio" ha titolato Corrieri (2.05.2003).
Durante i 50 anni di comunismo questa festa si celebrava in maniera pomposa in tutto il paese. Tradizione che sembra totalmente scomparsa. E' Shekulli a notare che a parte questi "microeventi" il 1 maggio si è festeggiato come tutte le altre feste a Tirana. Le persone che hanno optato per il pick-nick ha ampiamente superato i sindacalisti e gli enveristi che hanno invece scelto di marciare lungo i viali cittadini.
Migliaia di persone hanno sfruttato la bella giornata riempiendo bar e ristoranti in riva al lago della città. Sempre Shekulli evidenzia come diversamente da quanto accaduto a Tirana in altre capitali europee i lavoratori hanno dimostrato per rivendicare i propri diritti.
La povertà in Albania raggiunge livelli molto alti e la metà della popolazione vive con 2 $ al giorno. La disoccupazione è al 16%, una cifra che alcune ONG dichiarano molto più alta: secondo loro si attesterebbe infatti attorno al 30%. Più di 160.000 famiglie sopravvivono solo grazie all'assistenza sociale. La situazione in Albania è inoltre molto sperequata rispetto agli altri paesi ex-comunisti. Secondo un rapporto dell'ILO (Organizzazione mondiale del lavoro) 105 delle famiglie più ricche del Paese possiedono il 40% del reddito nazionale.