Il dimissionario capo della polizia segreta albanese, Fatos Klosi, di fronte ad una Commissione parlamentare ha criticato la scelta di chiamare i suoi collaboratori a testimoniare in audizioni pubbliche perché questo li metterebbe in pericolo.
Da quando lo scorso agosto il primo ministro Fatos Nano ha sollevato dall'incarico il capo dei Servizi Segreti albanesi (SHISH) Fatos Klosi, non si spengono le infuocate polemiche politiche intorno ad accuse gravissime che riguarderebbero la sua persona ed il funzionamento stesso dell'istituzione.
La Commissione, guidata da Spartak Ngjela, rappresentante del partito Democratico all'opposizione, è incaricata di presentare un rapporto al parlamento sul coinvolgimento della Polizia Segreta albanese nelle recenti vicende politiche. I principali nodi da sciogliere sono tre: il
coinvolgimento dello SHISH nell'assassinio di Hadem Hajdari, numero due del Partito Democratico, nel 1998; i legami dei Servizi Segreti con alcuni circoli politici ed infine l'infiltrazione da parte dello SHISH in alcuni organi di informazione.
Il 21 ottobre Fatos Klosi, alla guida dei Servizi Segreti albanesi (SHISH)
dal 1997 all'agosto scorso, è stato ascoltato dalla Commissione. Il primo ministro Fatos Nano, che lo ha costretto alle dimissioni, ha chiesto alla
magistratura di indagare sul suo conto accusandolo di abuso di fondi pubblici e violazione delle leggi del paese. Klosi da parte sua, rifiutando
le accuse, afferma di essere vittima di un accordo tra il partito socialista al governo, guidato da Nano, e l'opposizione.
Klosi afferma di non avere mai messo sotto controllo alcun membro dell' opposizione, cosa di cui lo accusano alcuni membri della Commissione
parlamentare. Alcuni deputati dell'opposizione che partecipano ai lavori della Commissione affermano di voler presentare ulteriori prove del
coinvolgimento del SHISH negli eventi del 1998 quando il numero due del partito Democratico, Azem Hajdari, fu assassinato e due giorni dopo sempre
il partito dell'opposizione avrebbe tentato il colpo di stato.
Fatos Nano, che a quei tempi fu costretto alle dimissioni da primo ministro,
oggi si allea con l'opposizione contro Klosi. Nano non lo accusa dell' omicidio Hajdari ma di abuso di fondi pubblici ed abuso di potere. Secondo
il leader dell'opposizione Sali Berisha, invece, Klosi non avrebbe solamente abusato di fondi pubblici ma sarebbe anche coinvolto nell'omicidio Hajdari
oltre ad essere implicato direttamente in traffici di persone, armi e droga. L'audizione parlamentare fin ora si è concentrata sull'omicidio Hajdari e
sul tentato colpo di stato che seguì nel 1998.
Poiché le audizioni di fronte alla Commissione parlamentare sono state
trasmesse da alcuni canali Televisivi, il capo ad interim dello SHISH, Petrit Myftari, ha chiesto ufficialmente che venga bloccata la diffusione
pubblica di documenti segreti e dei nominativi dei collaboratori. Anche il partito socialista ha chiesto che i mass media non siano presenti alle
audizioni affermando che in questo modo si rischia di rovinare il lavoro dei Servizi Segreti. Un gruppo di parlamentari socialisti membri della
Commissione guidati da Bahkim Fino ha dichiarato che si batterà per evitare che interessi politici o personali distruggano il lavoro dello SHISH. 'Si
tratta di violazioni della legge- ha dichiarato lo stesso Klosi di fronte alla Commissione- vi porterò in tribunale per questi atti.'
Il capo della Commissione parlamentare, Spartak Ngjela, ha dichiarato alla televisione che gli sforzi condotti fin ora sono volti a creare un Servizio
Segreto che sia al servizio dei cittadini e che non abbia funzioni politiche. Ngjela ha aggiunto che chiederà al primo ministro Nano di
sollevare dall'incarico Myftari, che al momento è temporaneamente a capo dello SHISH fino a che il primo ministro ed il presidente nomineranno il
sostituto di Klosi.