Dopo una serie di incontri con il Presidente dell'albania e con alcuni leader del parito socialista il Primo ministro Pandeli Majko ha dichiarato, giovedì scorso, che non si possono escludere le sue dimissioni.
Il Premier Pandeli Majko ha cercato di sminuire l'importanza delle sue dichiarazioni in merito ad un possible rimpasto governativo. "I cittadini albanesi non devono preoccuparsi, i cambiamenti all'interno della compagine governativa avverranno senza scossoni" ha dichiarato.
Majko ha incontrato l'attuale Presidente albanese Rexhep Meidani che ha subito condiviso i contenuti dell'incontro con il già eletto ma non ancora in carica Presidente Alfred Moisiu.Successivamente Majko ha avuto un incontro con Fatos Nano, attuale Presidente del Partito Socialista e con altri tre ex- Primi ministri che i socialisti hanno espresso in quest'ultimo decennio. "Abbiamo discusso dei contenuti di alcuni documenti volti a migliorare le politiche del Governo" ha dichiarato Majko dopo l'incontro "ed inoltre abbiamo parlato di un possibile reimpasto governativo e quindi non escludo le mie dimissioni".
Ricordiamo che nella recente corsa alla poltrona presidenziale Fatos Nano era uno dei candidati ma si è poi all'ultimo momento fatto da parte. Molti analisti politici avevano affermato come in cambio della rinuncia alla presidenza dell'Albania Fatos Nano avesse chiesto il posto di Primo ministro. Previsioni che, osservando le dinamiche attuali, sembrano azzaccate.
E la strada a Nano verso la premiership è stata aperta anche dalla commissione che all'interno del Partito Socialista valuta le modifiche allo statuto del partito. Quest'ultima ha infatti recentemente abrogato la norma che impediva di essere contemporaneamente Segretario del partito e Primo ministro. Ed a queste due cariche si può sommare anche quella di capogruppo parlamentare.
Se la poltrona di Premier andrà effettivamente a Nano probabilmente la carica di capogruppo parlamentare verrà tolta a Arben Malaj, che la ricopre attualmente ma è considerato troppo vicino allo stesso Nano, per venir assegnata a Gramoz Ruci, membro dell' altra corrente del Partito Socialista, vicina all-ex premier Ilir Meta.
Dopo le elezioni dello scorso anno erano state turbolente le relazioni tra queste due anime del partito. Ne era nato il compromesso dell'elezione di Pandeli Majko, un Primo ministro debole senza alcun gruppo parlamentare forte in suo sostegno. L'elezione poi tramite consensus di un nuovo Presidente dell'Albania ha rimescolato ulteriormente le carte. Ed il Paese continua a guardare con sconcerto queste lotte di potere all'interno della coalizione di governo.
L'inizio dei negoziati di Stabilizzazione ed Associazione con l'Unione europea era già stato rinviato, a causa dell'instabilità politica nel Paese dallo scorso marzo a giugno e poi nuovamente a settembre. Nel caso si arrivasse ad un nuovo cambio di Governo molti ritengono che vi sarà un'ulteriore posticipazione, con tutta probabilità alla fine dell'anno.
Inoltre l'Albania è stata esclusa anche dall'entrata nella NATO mentra altri Paesi ex-socialisti sono in lizza per una rapida integrazione nel sistema di difesa nord-occidentale. Geert Ahrens, ambasciatore OSCE a Tirana, ha affermato in un'intervista alla TV Arberia che "stiamo lavorando bene con il Governo di Majko" aggiungendo poi che spetta ai partiti albanesi decidere in merito al governo da sostenere ma dovrebbero sempre considerare l'importanza di garantire all'Albania continuità di governo".