Il 22 giugno gli immigrati albanesi scenderanno in piazza per protestare contro la Bossi-Fini, i decreti di espulsione immediata e per commemorare la strage d'Otranto.
Il 22 giugno prossimo gli immigrati albanesi residenti nel nostro Paese si sono dati appuntamento davanti alla propria Ambasciata per protestare contro il recente accordo tra Governo albanese e Governo italiano sull'immediato espatrio degli immigrati clandestini effettuato ancor prima si arrivi a determinare la loro identità (Gazeta Shqiptare, 12.06.02).
Nel mirino della protesta anche la legge di recente approvazione, la cosiddetta Bossi-Fini. L'incontro sarà anche l'occasione per commemorare il quinto anniversario della tragedia di Otranto nella quale, speronata dall'unità navale italiana Sibilla, affondò una nave, carica di immigrati albanesi.
Gli immigrati chiedono inoltre un incontro con il Ministro degli esteri albanese per discutere delle tematiche correlate alla protesta. Se questo non avvenisse, annunciano di essere pronti a prolungare le iniziative di protesta contro provvedimenti che, a loro avviso, sono in completa violazione dei diritti umani fondamentali.
Richiesti incontri anche con il Ministro degli esteri ed il Ministro degli interni italiani.
Nonostante non vi siano cifre ufficiali, si ritiene che siano 200.000 gli albanesi residenti in Italia, metà dei quali senza regolari permessi di soggiorno.