Ecco il testo integrale delle linee di indirizzo adottate dal Comitato dei Ministri per l'attuazione della legge 84 del 2001 sulla ricostruzione nei Balcani.

27/07/2002 -  Anonymous User

Il 5 luglio 2002 si è riunito a Roma il Comitato dei Ministri previsto dalla Legge 84 del 21 marzo 2001, e composto dal Presidente del Consiglio e da rappresentanti dei Dicasteri degli Esteri, dell'Interno, dell'Economia, delle Attività Produttive, della Difesa e delle Politiche Comunitarie.
Il Comitato ha ripartito i 45 milioni di euro disponibili per la Legge 84 nel 2002 e nel 2003, assegnandone la metà ad attività di cooperazione allo sviluppo gestite dal Ministero degli Esteri, e l'altra metà al Ministero delle Attività produttive per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Nella riunione sono stati identificati inoltre gli indirizzi strategici per l'attuazione della legge:
1. rafforzamento delle istituzioni e della sicurezza;
2. sostegno alla realizzazione delle riforme giuridiche, amministrative ed economiche, anche al fine di accelerare la transizione verso un'economia di mercato;
3. sostegno alle attività delle imprese e agli investimenti;
4. sostegno alla cooperazione decentrata.
Per l'esame e la definizione dei progetti, il Comitato dei Ministri ha indicato i seguenti criteri generali:
1. approccio regionale;
2. multisettorialità, per la realizzazione di programmi integrati nei due ambiti principali di attuazione della legge (cooperazione allo sviluppo e assistenza alle imprese)
3. rapidità di esecuzione delle iniziative.

Per quanto concerne l'indicazione più dettagliata dei settori di intervento, viene allegato un estratto della proposta presenta al Comitato dei Ministri dall'Unità Tecnico-Operativa e ritenuta parte integrante della deliberazione.

ALLEGATO
Priorità per Settori di Intervento
I Paesi destinatari degli interventi sono: Albania, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Ex - Repubblica Jugoslava di Macedonia, Repubblica Federale di Jugoslavia, Romania. Le priorità per i settori di intervento sono qui di seguito riportate.

1 Cooperazione allo Sviluppo
1.1 Formazione:
indirizzata a tutti campi d'intervento, modulata a seconda del contesto del Paese destinatario e dei settori di eccellenza in Italia, focalizzata essenzialmente su:
- Pubblica Amministrazione, intesa come formazione dei funzionari per garantire la costruzione di un sistema amministrativo efficiente e democratico, sia a livello centrale sia periferico;
- e-government, per l'acquisizione di competenze in tema di creazione, sviluppo e gestione di un modello di Pubblica Amministrazione informatizzato e digitalizzato;
- diritti umani e democratizzazione, per favorire il ripristino della piena legalità e del rispetto delle libertà fondamentali;
- sistema giuridico e giudiziario, per garantire la preparazione di tutti i funzionari e gli addetti ai settori legali e giudiziari;
- sistema economico e finanziario, per promuovere la preparazione di dirigenti e quadri in grado di sostenere la transizione verso un'economia di mercato;
- cultura e tutela del patrimonio artistico;
- sviluppo sociale, per promuovere gli strumenti di lotta all'esclusione e di sostegno alla integrazione delle categorie deboli, incluso il settore socio-sanitario;
- tutela del territorio e dell'ambiente, per formare operatori per un corretto utilizzo dei sistemi economico - produttivi sostenibili e avviare una adeguata pianificazione del territorio;
- agricoltura, a sostegno dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare;

1.2 Assistenza Tecnica:
sono previsti scambi di esperti, nonché sostegno funzionale - tecnologico (strumenti e metodologie), volti a consolidare le strutture, i meccanismi operativi e amministrativi e le competenze nei seguenti campi:
- sistema giuridico, per creare un corpo di leggi conforme con la normativa europea e con i principi del diritto internazionale
- tutela, restauro e recupero del patrimonio artistico - archeologico, attraverso la catalogazione, la conservazione dei beni, l'apertura, la riabilitazione, la gestione di musei e di laboratori di restauro;
- pianificazione del territorio, elaborazione di relativa cartografia, analisi e monitoraggio delle risorse naturali e paesaggistiche, nonché qualificazione architettonica dei nuovi interventi nei sistemi insediativi urbani e rurali;
1.3 Altri settori:
- assistenza al rientro dei profughi e dei rifugiati, inclusi i programmi di reintegrazione e di riconciliazione interetnica;
- sviluppo del settore agro - alimentare e dell'allevamento, con l'obiettivo primario di ridurre la povertà rurale;
- gestione dei flussi migratori, comprendente le azioni di sostegno e di reinserimento per i ritorni volontari, la formazione e l'individuazione nei Paesi di personale qualificato per il futuro inserimento professionale in Italia, l'assistenza ai migranti in difficoltà e alle categorie deboli, anche vittime di tratta;
- cooperazione universitaria, con particolare riguardo alla creazione di un sistema di borse di studio di specializzazione e alla realizzazione di un programma di istituzione di Centri di innovazione e ricerca tecnologica applicata nell'area, valorizzando altresì le iniziative già avviate in ambito Iniziativa Centro - Europea ;
- sostegno all'indipendenza e al pluralismo dei media;
- azioni a tutela dell'infanzia e per l'inserimento nella società di categorie deboli;

1.4 Crediti d'aiuto:
i Fondi di cui all'art. 4, comma 1, saranno rivolti alla realizzazione di progetti nei seguenti settori prioritari:
- emergenza in campo energetico e ambientale, inclusa la ristrutturazione del sistema elettrico;
- sviluppo del settore privato e sostegno alle Piccole e Medie Imprese locali;
- realizzazione di Parchi Industriali nei Paesi dell'area;
1.5 Sicurezza:
la fine dei conflitti interetnici su vasta scala, che hanno caratterizzato in negativo la situazione dei Balcani nell'ultimo decennio, ha portato alla luce pressanti problematiche di sicurezza nell'area che si sono aggiunte a quelle relative al consolidamento della pace attraverso le missioni di peace - keeping. Tali tematiche riguardano la lotta al crimine organizzato trans-nazionale, all'immigrazione clandestina e ai traffici di armi, soprattutto leggere, la sicurezza delle frontiere, le attività di sminamento, la democratizzazione delle forze armate e delle forze di polizia locali.

Sono, pertanto, ritenuti prioritari gli interventi nei seguenti settori:
- iniziative assunte dai contingenti italiani impegnati in operazioni di peace - keeping, al fine di garantire uno stabile canale di finanziamento per progetti promossi dall'Italia in ambito di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), nonché altre iniziative di collaborazione civile e militare svolte insieme a NATO, ONU, UE e OSCE;
- formazione:
* di personale per il controllo e la sicurezza della navigazione e del traffico marittimo nel bacino Adriatico - Ionico;
* della polizia locale, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata per il contenimento dei traffici illeciti e dell'immigrazione clandestina;
* del personale di protezione civile per la pianificazione e gestione dell'emergenza, nonché del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, comprensiva di eventuale fornitura di attrezzature;
- assistenza tecnica:
* controllo delle frontiere, anche tramite la fornitura di logistica e di risorse umane, nonché attraverso la gestione di centri di accoglienza in loco;
* realizzazione di un comune sistema VTS (Vessel Traffic Services) nel Mare Adriatico per il controllo del traffico e delle attività marittime;
* cooperazione in ambito giudiziario, ivi inclusi i programmi di protezione dei testimoni;
* sostegno al Centro Internazionale per la Lotta ai Traffici Illeciti di Valona;
* riduzione numerica delle forze armate e riconversione del personale militare e para - militare nel mondo produttivo.

2 Promozione e Assistenza alle Imprese

L'attuazione dell'art. 5 della Legge dovrà tenere in debito conto le limitazioni derivanti dalla necessità di evitare violazioni della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato nonché del consensus OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
Nell'ambito della Promozione e Assistenza alle Imprese sono considerate prioritarie le seguenti attività:
2.1 Informazione e Comunicazione:
- realizzazione di un progetto integrato di informazione e comunicazione on - line sui Balcani, finalizzato alla creazione di un Portale, in collaborazione tra Enti, Istituzioni e Associazioni di Categoria, rivolto alle imprese e alla Pubblica Amministrazione;
- costituzione di centri di monitoraggio e informazione, da collocare nell'area balcanica e in Italia presso gli Uffici dell'Istituto per il Commercio Estero, mantenendo una equilibrata presenza delle Regioni dell'Adriatico;

2.2 Assistenza Tecnica:
- distacco di esperti italiani presso le amministrazioni centrali e locali dei Paesi dell'area, per lo sviluppo del quadro istituzionale, legislativo ed economico, in linea con gli standard comunitari;
- sostegno ai programmi di cooperazione regionale, attraverso l'inserimento di esperti italiani presso gli Organismi Internazionali, con particolare riferimento alle Segreterie del Patto di Stabilità per il Sud - Est Europa;
- costituzione di unità tecniche di gestione dei fondi messi a disposizione dal Governo italiano per attività di microcredito, destinata alle Piccole e Medie Imprese dell'area balcanica;
- consulenza giuridica e trasferimento di competenze e tecnologia per l'istituzione e la gestione di un moderno sistema anagrafico per le imprese nella regione;
2.3 Formazione:
- formazione diretta a giovani laureati, tecnici e manager italiani, con particolare riferimento ai temi concernenti l'internazionalizzazione e la cooperazione economica, per il rafforzamento delle strutture di servizi alle imprese che operano nell'area;
- formazione di personale tecnico e manageriale locale, diretta anche a favore della comunità italiana in loco, nei campi basilari per lo sviluppo del settore privato, secondo il modello della Piccola e Media Impresa;
- formazione di funzionari delle banche locali;
- formazione di manodopera locale specializzata.

Con riferimento alle attività sopradescritte, vengono considerati prioritari i seguenti settori e relative tipologie di intervento:
2.4 Energia:
- realizzazione di uno studio di settore regionale che individui le priorità di intervento in correlazione con gli interessi strategici dell'Italia, anche con riferimento al completamento delle reti regionali;
- inserimento di esperti italiani presso gli Organismi Internazionali, in particolare modo presso il Patto di Stabilità per il Sud - Est Europa, partecipando alla definizione del progetto per la costituzione del "Mercato Regionale dell'Energia" (REM) e allo studio preliminare "Energy Investment Plan";

2.5 Ambiente, Servizi e Strutture di Pubblica Utilità:
- interventi intesi a favorire la partecipazione italiana alle costituende Public Private Partnership (PPP) nei Paesi dell'area, anche attraverso studi di pre - fattibilità e fattibilità, progetti pilota e di assistenza tecnica;
- inserimento di consulenti presso gli enti di erogazione dei servizi pubblici di cui è prevista la privatizzazione;
- progetti di trasferimento di tecnologia per lo sviluppo sostenibile: utilizzo e pianificazione del territorio, sviluppo agro - industriale, istituzione di parchi scientifici e tecnologici;
2.6 Sviluppo delle Piccole e Medie Imprese:
- progetti finalizzati alla realizzazione di una rete, anche per i profili informativi, tra le istituzioni, gli enti e le associazioni di categoria per l'internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese italiane e locali;
- sviluppo della collaborazione economica attraverso la promozione degli "spazi economici transfrontalieri" (anche come aree di destinazione del processo di de - localizzazione produttiva del sistema imprenditoriale italiano) ed attraverso programmi di scambio tra i Distretti Industriali;
- interventi finalizzati alla riconversione e allo sviluppo del sistema produttivo, industriale e agricolo locale, anche attraverso la costituzione di incubatori e centri di innovazione di tecnologia, ricerca e sviluppo;
- sviluppo della collaborazione in ambito economico - commerciale tramite:
* programmi di agevolazione del commercio e dei trasporti a livello regionale ed interregionale, soprattutto lungo le direttrici dei Corridoi Paneuropei V, VIII, X;
* realizzazione di un progetto regionale di sostegno al programma di "Trade Liberalization" del Patto di Stabilità per il Sud - Est Europa;

2.7 Partecipazioni societarie:
l'istituzione dei Fondi autonomi e distinti dai patrimoni degli Enti gestori, Simest e Finest (di cui all'art. 5, comma 2, lettere "c" e "g"), e destinati a sostenere gli investimenti diretti italiani nei Paesi dell'area tramite acquisizioni in operazioni di "venture capital", verrà realizzata anche razionalizzando l'impiego degli strumenti analoghi rivolti ai Paesi dell'area con le medesime finalità e gestiti dagli stessi Enti. Si terrà altresì conto di quanto attuato anche tramite strumenti di Cooperazione allo Sviluppo, sia nazionali sia multilaterali;
2.8 Attività di microcredito:
nella costituzione del Fondo destinato all'attività di microcredito a sostegno di iniziative imprenditoriali e di forme associative e cooperativistiche locali (di cui all'art. 5, comma 3 lettera "b"), il Ministero delle Attività Produttive individuerà, tramite gara, un istituto di credito in grado di assicurare una presenza diffusa nei Paesi dell'area, per garantire un rapido e agevole accesso per i soggetti beneficiari.
Al fine di integrare il suddetto Fondo con le risorse e gli strumenti gestiti da altri istituti bancari dell'Unione Europea, potranno essere stipulate specifiche intese sia al momento della costituzione del Fondo sia successivamente attraverso convenzioni dirette con l'istituto di credito individuato tramite gara;

2.9 Turismo e conservazione del patrimonio culturale, artistico e urbano:
sostegno a progetti di carattere regionale, con particolare riferimento ai Paesi transfrontalieri dell'Adriatico.

3 Cooperazione Decentrata
In relazione al finanziamento di progetti promossi e gestiti dalle Regioni e dagli Enti Locali è tuttora in corso, stante la complessa redazione dell' art. 7 della Legge, la definizione di adeguate modalità operative atte ad assicurare la più celere attuazione del dispositivo di Legge.
I settori prioritari, con un esplicito richiamo a favore dei progetti presentati da più Regioni, sono i seguenti:

3.1 Formazione:
- funzionari e amministratori degli Enti locali, promuovendo le più avanzate tecnologie di pianificazione e controllo;
- formazione professionale, anche a sostegno di una razionale politica di gestione dei flussi migratori.
3.2 Assistenza Tecnica:
- rafforzamento delle istituzioni locali;
- sostegno allo sviluppo delle Piccole e Medie Imprese locali, anche attraverso la promozione di Distretti Industriali;
- promozione dell'agricoltura sostenibile.

3.3 Altri importanti campi d'azione:
- sostegno allo sviluppo di sistemi a rete relativi ai servizi e alle strutture di pubblica utilità nell'ambito delle costituende Public Private Partnership (PPP);
- promozione di programmi in ambito sanitario e sociale, con particolare riferimento alla tutela dei diritti dei minori e delle donne;
- tutela e promozione ambientale, con specifico riguardo alla creazione e alla valorizzazione di parchi naturali;
- promozione della cooperazione interetnica e dei programmi interculturali.

4 Interventi di particolare interesse nazionale
La situazione delle vie di accesso ai Balcani dall'Italia Centro - Orientale e Sud - Orientale presenta notevoli difficoltà, che incidono negativamente sulle attività economiche e sugli scambi commerciali delle imprese italiane nell'area. Le comunicazioni via terra e i collegamenti dai porti di Ploce, Bar e Durazzo verso l'interno della regione sono fortemente ostacolate dal mancato completamento o dalla carenza delle infrastrutture.
Il processo di allargamento a Est dell'Unione Europea porrà gli interessi dei Paesi collocati a Nord e Sud delle Alpi in un contesto di mercato unico allargato, caratterizzato da una liberalizzazione dei traffici e dei trasporti e, quindi, da una forte concorrenza sia sulle direttrici Ovest - Est che su quelle Nord - Sud.
Al fine di recuperare il ritardo accumulato in questi anni, l'Italia sta sostenendo l'affermazione di alcune priorità nazionali in sede di processo decisionale circa la destinazione dei finanziamenti internazionali, per la realizzazione di progetti di grande interesse europeo.
Pertanto è necessario essere attivi e presenti, con nostri esperti, nella fase di riprogettazione della rete infrastrutturale in modo che vi siano rappresentati anche i nostri interessi.
In particolare, sono considerate prioritarie le seguenti azioni:

4.1 Corridoi Paneuropei V, VIII:
sostegno al completamento dei Corridoi Paneuropei V e VIII, di vitale importanza per le interconnessioni con l'Est Europeo, valorizzando, nel contempo, i porti adriatici di Trieste, Bari e Ancona, che diventerebbero veri e propri "porte" per l'Oriente. A tal fine è opportuno:
- finanziare la costituzione e l'attività delle Segreterie Tecniche presso la Presidenza italiana dei Corridoi Paneuropei V e VIII;
- finanziare la realizzazione di studi di fattibilità di tratte autostradali, di altre reti stradali e di collegamenti ferroviari di interesse strategico per l'Italia;
- studiare differenti strumenti e forme di partecipazione, anche finanziaria, per il completamento di infrastrutture di primario e urgente interesse;

4.2 Collegamento ferroviario Bar - Belgrado:
sostenere la riattivazione del collegamento ferroviario Bar - Belgrado (finanziato dalla Banca Europa d'Investimenti), che consentirebbe all'Italia un accesso diretto alla Serbia;

4.3 Porti di Bar e Durazzo:
sostenere l'ammodernamento delle infrastrutture dei porti di Bar e Durazzo. A seguito della riattivazione del collegamento di cui al punto precedente, il porto di Bar diventerebbe un'area di interesse strategico per l'Italia. Sarebbe pertanto opportuno incentivare l'insediamento di aziende italiane, e, in particolare, quelle legate ai servizi di trasporto e spedizione, nell'area portuale;
4.4 Spazio Aereo Superiore Comune nell'area dei Balcani:
definire una proposta per la costituzione di uno Spazio Aereo Superiore Comune ("Single Sky") nell'area dei Balcani Centro - Meridionali, gestito attraverso il centro di controllo internazionale di Brindisi; sostenere tale proposta nelle sedi opportune (UE, Patto di Stabilita', ICAO, Eurocontrol, NATO); promuovere la diffusione di tecnologia ATC italiana (Air Traffic Control) nei Paesi dell'area;

4.5 Traffico e trasporto marittimo nel bacino Adriatico - Ionico:
finanziare uno studio di fattibilità per lo sviluppo del traffico e del trasporto marittimo, del cabotaggio, dello Short Sea Shipping e delle infrastrutture portuali nel bacino Adriatico - Ionico.
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