In Italia i Nas indagano su un traffico di organi umani via internet. Ma intanto in Bosnia Erzegovina questo triste commercio si fa con annunci sulla stampa locale.
Vendo un rene per 40.000 euro. Questo è in sintesi un annuncio pubblicato nei giorni scorsi sul periodico 'Prezent' di Cazin, città nei pressi di Bihac in Bosnia Erzegovina. Negli stessi giorni in Italia, in seguito ad un'inchiesta del mensile "Happy Web", è scoppiato il caso di un possibile traffico di organi via internet. Ma agli annunci sul giornale non si era ancora arrivati...
L'inserzione è stata scritta e fatta pubblicare da Elvir Pilipovic, 28 anni, invalido di guerra al quale è stata amputata una gamba, divorziato e con tre figli a carico. Per ora divide un appartamento con un altro reduce ma presto si troverà sfrattato. Ed è questo che ha fatto scattare l'idea di vendere un proprio rene.
Intervistato dal settimanale Dani ha infatti dichiarato che "dopo aver consultato un amico medico sulla possibilità di sopravvivere anche con un solo rene ho preso la decisione di vendere l'organo. Per poter acquistare in questo modo un appartamento" (01.03.2002).
Elvir è già stato contattato da alcune persone che si sono rese disponibili ad acquistare il rene per 10-15.000 euro. "Ma con quella cifra io un appartamento non riesco a comperarlo" ha constatato tristemente Elvir.
Alle domande del giornalista di Dani sulla consapevolezza del giovane invalido dell'illegalità della vendita di organi, quest'ultimo ha risposto che "illegale è uno Stato che non è in grado di garantirmi una vita normale".
La storia di Elvir Pilipovic non è purtroppo un caso unico in Bosnia. E molti usano la stampa per "pubblicizzare" i propri organi. Arif Osmanovic di Tarcin, con un'invalidità accertata dell'80%, per potersi comprare un appartamento è anch'egli disposto a vendere un rene. Per 35.000 euro, dichiara. "Ma sono disposto anche ad un prezzo più basso se l'acquirente non è un benestante".
Ancor più di Pilipovic e Osmanovic, disposti a vendere un solo rene, un uomo di Tuzla annuncia sul giornale 'Front Slobode' di "vendere tutti gli organi senza i quali sia comunque possibile vivere".
I tre autori degli annunci sono convinti della legittimità di questo loro disperato tentativo, ma Zeljko Mesanovic, ministro federale della sanità, non la pensa così. Ha dichiarato infatti al settimanale Dani che "nessuna legge in Bosnia Erzegovina permette la vendita di organi" (01.03.02).
Eppure, con l'attuale situazione sociale pesante del paese, sulla stampa appaiono certe tristi offerte...