Le attività promosse dall'Agenzia della democrazia locale di Zavidovici in campo ambientale. In un'area con molte potenzialità, meno inquinata del passato perché le grandi acciaierie di Zenica sono chiuse, ma soggetta ad un profondo degrado.
Si è concluso a Zavidovici (BiH, FBiH, Cantone 4 Zenica-Doboj) il progetto sull'ecologia avviato nel marzo di quest'anno dalla Ambasciata per la Democrazia Locale di Zavidovici e finanziato dalla Agenzia Svizzera per la Cooperazione. Il progetto, "Campagna per l'ecologia nell'area di Zavidovici: informazione, educazione ed azioni", è stato condotto da uno staff locale formato da membri della Protezione Civile, insegnanti, esperti dello sminamento, Vigili del Fuoco, membri di associazioni (Alpinisti, Comunità Turistica, Centro Giovani) e coordinato sul posto dallo staff della Ambasciata della Democrazia Locale.
Tra le attività realizzate dal gruppo di lavoro una ricognizione dell'intero territorio di Zavidovici sotto il profilo della presenza di campi ancora minati e di ordigni inesplosi per tracciare una "Mappa delle aree di rischio". La mappa, presentata pubblicamente e distribuita in tutte le comunità locali, è stata redatta sulla base delle informazioni ricevute dalla Protezione Civile (Municipio), eserciti (Armja BiH e Sfor), polizia internazionale (Iptf) e da semplici cittadini. Di particolare importanza e interesse per i cittadini ritornanti nell'area, la mappa riporta anche i luoghi degli incidenti subiti dalla gente a causa di mine e ordigni inesplosi dopo il '95 e evidenzia una intera area gialla di "non sicurezza" che circonda tuttora la città e coincide grossolanamente con le linee del fronte del periodo bellico.
Una campagna informativa, composta prevalentemente di documentari realizzati in formato digitale dal Centro Giovani di Zavidovici, è sfociata nella pubblicazione di un libretto di educazione all'ecologia preparato dal poeta ed insegnante di Zavidovici Dragan Simsic e corredato delle immagini del fotografo bresciano Christian Penocchio.
Analisi di laboratorio chimiche e microbiologiche condotte a Brescia e a Zavidovici hanno rilevato una situazione di grave degrado per tutti e tre i fiumi che attraversano la città (la Bosna, la Krivaja e il fiume Gostovici). Sia i tre fiumi che le principali sorgenti nei dintorni della cittadina (sorgenti alle quali si rifornisce la popolazione durante le frequenti interruzioni nel funzionamento dell'acquedotto) presentano un alto grado di contaminazione sotto il profilo microbiologico. Questo elemento, unitamente alla situazione della (unica) discarica cittadina che sta lentamente avvicinandosi all'insediamento urbano, è considerato dal progetto tra le cause delle frequenti epidemie di epatite che attraversano Zavidovici così come altre zone del Cantone 4. Le analisi delle acque provenienti dall'acquedotto cittadino non hanno invece fatto registrare problemi particolari.
Il progetto "Campagna per l'ecologia nell'area di Zavidovici: informazione, educazione ed azioni" ha inoltre cercato di coinvolgere attivamente la popolazione giovanile della città e in particolare le scuole superiori. Nel corso delle tre "Giornate dell'ecologia" gruppi di studenti hanno ripulito e sistemato due aree degradate in luoghi panoramici nei dintorni della città, attrezzandole poi con strutture per la ricreazione sportiva.
In giugno, un seminario internazionale ha messo a confronto la amministrazione comunale di Brescia (presente l'Assessore alla Mobilità ed Ambiente Ettore Brunelli) e quella di Zavidovici (Sindaco Selvedina Ulijc) per uno scambio di esperienze sulle possibili strategie nella direzione di uno sviluppo locale sostenibile. Il presidente del Movimento Ecologico per la Bosnia Erzegovina, Mustafa Omanovic, ha proposto la realizzazione degli obiettivi di Agenda 21 per l'area di Zavidovici, mentre Marco Benedetti, ricercatore del Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali, ha presentato un progetto di monitoraggio ambientale messo in opera da un Istituto Scolastico bresciano in collaborazione con la Municipalità.
In agosto, giovani provenienti da diverse regioni della ex Yugoslavia si sono ritrovati a Zavidovici per un campo estivo di dieci giorni strutturato in diversi momenti di formazione teorico-pratica sulle tematiche ambientali, mentre la giornata degli "Alberi della Pace" ha chiuso il progetto con un momento simbolico in cui diverse specie vegetali provenienti da diverse parti del mondo e piantate a Zavidovici hanno ricordato ai partecipanti al progetto la importanza della biodiversità e il valore della coesistenza nel mondo vegetale ed umano.
La Ambasciata della Democrazia Locale di Zavidovici insisterà sulla questione ambientale con ulteriori progetti anche nell'anno 2002. L'area del Cantone 4 infatti, nonostante un paradossale miglioramento momentaneo della situazione ambientale a causa della crisi in cui versano le Acciaierie di Zenica, presenta una situazione generale di estremo degrado rilevabile non solo a partire dall'inquinamento delle acque e dai limiti del sistema di raccolta dei rifiuti ma anche per le numerose segherie clandestine che erodono il territorio insieme al patrimonio boschivo dell'area.
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