Più di 2000 firme raccolte e manifestazioni in molte città della Bosnia Erzegovina. Perché anche in Bosnia i giovani possano scegliere tra servizio militare e servizio civile.
La petizione a favore dell'obiezione di coscienza in Bosnia Erzegovina è stata già sottoscritta da più di 2000 cittadini bosniaci in sette città della Bosnia Erzegovina. Lo ha reso noto Dragan Zrnic, reposnsabile per le relazioni con il pubblico della Campagna per l'obiezione di coscienza in Bosnia Erzegovina, in un'intervista all'agenzia SRNA.
La Campagna si batte affinchè a ciascun cittadino della Bosnia Erzegovina sia garantito il diritto di scegliere di mettersi a disposizione del paese non entrando nell'esercito ma optando per un servizio civile non armato.
A Banja Luka, Zvornik, Srpsko Sarajevo, Sarajevo, Bihac, Mostar e Zenica nei giorni scorsi si sono organizzate manifestazioni organizzate per sensibilizzare il pubblico bosniaco su questa tematica. In questa occasione molti hanno sottoscritto la petizione, si è distribuito materiale promozionale e si è chiesto ai passanti di compilare un questionario che aiuterà a capire la posizione dei cittadini bosniaci in merito all'obiezione di coscienza.
In strada sono scesi più di 200 volontari della Campagna. Convinti che il diritto all'obiezione di coscienza verrà presto riconosciuto anche in BiH (22.03.02, SRNA).