Un consorzio guidato dalla Benetton si aggiudica l'acquisto del centro commerciale Sarajka a Sarajevo. Forse è arrivata alla conclusione una vicenda iniziata più di un anno e mezzo fa e che ha vissuto diversi colpi di scena.
Sembra sia definitivamente terminata la saga riguardante il centro commerciale Sarajka, nel cuore di Sarajevo. E soprattutto i 200 dipendenti possono tirare un respiro di sollievo. Benetton ha vinto l'asta d'acquisto in seguito al ritiro dell'Inter-invest di Mostar, e si è aggiudicato il tutto per 5 milioni di €.
Poco rispetto al prezzo di base dell'asta che era stato fissato a 18,5 milioni di marchi (e che corrispondevano ai debiti accumulati in questi anni dal centro commerciale) che nessuno però è stato disposto a sborsare.
La rincorsa della Benetton alla Sarajka è stata lunga ed accidentata: è iniziata circa un anno fa quando la multinazionale ha prima manifestato interesse all'acquisto per poi ritirarsi poiché rifiutava di dover partecipare ad una gara d'asta con altri concorrenti.
Nel febbraio di quest'anno i dirigenti Benetton hanno mutato idea e l'impresa italiana è ritornata a mostrare interesse alla Sarajka ed ha partecipato ad una gara d'asta consorziandosi con alcuni partner (Raiffeisen Bank, Edizione Proporti e Rizzani de Eccher) con l'obiettivo di trasformare la Sarajka in un centro commerciale polivalente.
La vicenda si è poi conclusa in questi giorni con esito favorevole alla Benetton. Nelle intenzioni del consorzio vi sarebbe l'immediata assunzione di 50 dei precedenti dipendenti del centro commerciale per poi assumerne 450 di nuovi (con precedenza per gli ex-dipendenti) una volta che il centro commerciale aprirà nuovamente i battenti. E' stato anche concordato che i lavoratori della Sarajka riceveranno 28 stipendi arretrati (Oslobodjenje, 02.05.2002).
Benetton tra le altre cose, tramite il suo centro creativo Fabrica, è coproduttrice dell'ultimo fil di Danis Tanovic "No man's land", vincitore dell'Oscar come migliore film straniero.