La compagnia russa Gasprom Holding, propone l'acquisto delle compagnie bosniache con lei indebitate. In questo modo riuscirebbe a controllare totalmente la distribuzione del gas non solo in Bosnia Erzegovina.
Sono molte le ditte bosniache fornitrici di gas fortemente indebitate con la russa Gasprom Holding. I debiti ad oggi si aggirerebbero attorno ai 105 milioni di dollari e quest'ultima, per risolvere la situazione che si trascina oramai da alcuni anni, ha proposto l'acquisto delle ditte debitrici.
In questi mesi si è molto dibattuto sulla situazione della BH Gas, Sarajevo Gas, Gaspromet Pale e Sarajevogas di Lukavica. Già all'inizio dell'inverno i cittadini di Sarajevo iniziavano a preoccuparsi temendo le forniture di gas ricevute dalla Russia potessero diminuire o addirittura essere bloccate proprio a causa di questi debiti mai saldati.
In quell'occasione era intervenuto il governo turco che aveva promesso di accollarsi parte degli oneri per garantire ai cittadini bosniaci "un inverno tranquillo". Anche il governo federale bosniaco aveva in parte ripagato il debito, ma solo quello relativo agli anni successivi alla fine della guerra ed alla firma degli Accordi di Dayton.
Ora la Gasprom torna alla carica. Certo che la sua proposta è da valutare con attenzione. La compagnia russa infatti, vorrebbe acquistare non solo tutte le ditte bosniache, ma anche alcune ditte debitrici jugoslave tra le quali ad esempio la Nis Gas di Novi Sad, arrivando in questo modo a controllare l'intera distribuzione di gas in questa zona dei Balcani.
La scelta, da parte delle autorità bosniache, di accettare la proposta della ditta russa potrebbe anche essere presa in tempi brevi. Le diplomazie dei due Paesi sono molto attive e nelle trattative sono coinvolte anche l'Agenzia per le privatizzazioni in BiH e la Banca Mondiale (Oslobodjenje, 21.01.2001).