Teatro sperimentale, esposizioni dei giovani artisti europei, musica Jazz: sono molte le iniziative culturali in una Sarajevo sempre più attiva.
Qualcosa si muove. La vita culturale della capitale bosniaca è in fervore, senza dubbio rispetto alla altre città del Paese. In questi ultimi mesi sono stati molti e variegati gli appuntamenti culturali spesso di livello internazionale.
Tra i più rilevanti la "Biennale dei giovani artisti" la cui edizione 2001 ha trovato sede a Sarajevo mentre due anni prima si era svolta a Roma con la partecipazione di molti giovani bosniaci. Ma è evidente la volontà di Sarajevo di ritornare nel giro delle capitali europee ed il reciproco interesse dell'Europa nel riaccogliere Sarajevo. Non sempre riuscendoci.
Il festival del quale la città va più fiera è senza dubbio "Mess", quest'anno giunto alla 41° edizione. Si tratta di un festival di teatro sperimentale aperto a troupe e teatri provenienti dall'Europa e dall'America.
L'edizione di quest'anno si è chiusa il 27 ottobre scorso ed è stata tra le più interessanti e "tra quelle che, più di altre, ha ricevuto un'accoglienza ed apprezzamento molto calorose dal pubblico" ha dichiarato il direttore del festival Dino Mustafic (TVF1, 03.11.2001).
E' addirittura capitato che centinaia di persone, pur avendo il biglietto, spesso non trovassero posto nella sala.
Il teatro più interessante ed innovativo è risultato quello lituano. "Otello" e "Il maestro e Margherita", due spettacoli provenienti appunto dal Pese baltico, hanno suscitato un forte impatto emotivo e pur trattandosi di pezzi molto lunghi, rispettivamente 250 minuti e 190 minuti, grazie alla forte tensione narrativa sono stati seguiti dal pubblico con raro coinvolgimento.
"Il maestro e Margherita", diretto da Oskar Korsunavas, ha ottenuto il premio per la miglior opera drammaturgica, il premio del pubblico ed il premio per il milgior giovane protagonista. L'"Otello" del già famoso Eimuntas Nekrosius per due precedenti apparizioni al festival Mess con "Amleto" e "Macbeth" ha invece vinto i premi più importanti quali quello per il miglior spettacolo, per la migliore regia e per il migliore protagonista maschile. Belli comunque anche lo spettacolo "Nottata" da Bucarest, "Tempesta" dal teatro Ivan Vazov di Sofia, "Il revisore" del gruppo francese Footsbarn.
Ma a Sarajevo ci si intende anche di musica. Terminato il festival "Mess" pronti via ne inizia un altro. Si tratta del quinto festival di Jazz di Sarajevo, con nomi importanti: Bojan Z. e la sua orchestra, Dave Holland, il trombettista sardo Paolo Fresu, Erik Trufazz e la sua band "Mobile", Vlatko Stefanovski ed altri.
E questo ricco autunno è stato proceduto da un'estate altrettanto interessante. La maggior parte degli eventi sono stati organizzati sotto l'ombrellone delle "Bascarskijeske Noci", le notti di Bascarsija, quartiere che rappresenta il cuore storico di Sarajevo. E seguirà anche un inverno frizzante grazie alle iniziative del "Sarajevska Zima", l'inverno di Sarajevo.
In conclusione due mega eventi: il "Pavarotti and friends" si trasferirà l'anno prossimo da Modena nella capitale bosniaca e per il 2 aprile è prevista la partecipazione naturalmente dello stesso Pavarotti, di Tina Turner, Tom Jones ed altri musicisti famosi. E si sta parlando anche dell'arrivo della "Pietà" con Ami Steward ed Elena Sofia Ricci.