Concluso il progetto di ristrutturazione di dieci unità abitative a favore di profughi a Ljubja, RS. Possibile grazie alla cooperazione tra la città di Trento e quella di Prijedor. Domani l'inaugurazione.
Sabato 23 marzo a Ljubija verranno inaugurati dieci nuovi appartamenti e consegnati ad altrettante famiglie di profughi, alla presenza del sindaco di Prijedor Nada Sevo e del Sindaco di Trento Alberto Pacher. La ristrutturazione è stata possibile grazie ad una donazione di 180.000KM (92 962,24Euro) del comune di Trento.
Questa azione vuole rafforzare l'amicizia che unisce la città di Trento alla municipalità di Prijedor, collaborando con essa nel fare fronte alla drammatica situazione delle molte persone profughe e sfollate che ancora vivono nei centri collettivi e non sono in grado di rientrare nei luoghi di origine, nonostante il significativo intervento della Comunità Internazionale. Molti sono infatti ancora i problemi che ancora gravano su chi ha subito la pulizia etnica: le molte case ancora distrutte, la disoccupazione che colpisce tutti ma soprattutto chi appartiene al gruppo etnico di minoranza di un territorio, il problema dell'assistenza sanitaria, del fondo pensionistico, la questione dei programmi scolastici e della pratica delle religione, per non dimenticare la forte depressione economica delle aree rurali già svantaggiate prima dell'inizio del conflitto.
La relazione tra le città di Trento e di Prijedor è iniziata nel 1996 ed è già stata foriera di molti progetti di cooperazione decentrata, attraverso la Associazione Progetto Prijedor e la Agenzia della Democrazia Locale realizzata in collaborazione con il Consiglio d'Europa e le regioni di Cordoba e Cote d'Ore nel febbraio 2000. Progetti i cui beneficiari appartengono sia alla comunità serba, residente e profuga, ma anche a quella bosniaca e croata. Con l'obiettivo di promuovere il dialogo tra le comunità, sostenere il processo di rientro ed appoggiare uno sviluppo delle risorse e delle capacità locali.
Beneficiari degli appartamenti, il cui elenco sarà sottoposto e verifica semestrale, saranno in maggioranza persone che vivevano nel centro collettivo di Kozarac, recentemente chiuso, e in altri centri collettivi della municipalità e che non hanno ancora l'opportunità di tornare nel luogo di origine.
L'Associazione Progetto Prijedor, in collaborazione con l'Associazione "Fondazione per il rientro e la ricostruzione di Prijedor 1998" nei prossimi mesi promuoverà un progetto per supportare la costruzione e ristrutturazione di case per rientranti bosniaci e croati.