"L'unione Europea deve cominciare a discutere dell'abolizione dei visti per i cittadini della Bosnia Erzegovina". Questa la dichiarazione di pochi giorni fa rilasciata dal Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite.
"Lo status di un viaggiatore - cittadino della Bosnia Erzegovina - nei cieli d'Europa, è peggiore dello status di un carcerato rinchiuso a L'Aja", scriveva per il settimanale Dani uno sceneggiatore televisivo di Sarajevo. Di ritorno da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti, a causa del ritardo di un volo perde la coincidenza Vienna-Sarajevo e non avendo il visto Schengen non può usufruire altre "vie europee" per tornare a Sarajevo. Dovrà restare più di un giorno rinchiuso nell'aeroporto di Vienna, prima di riuscire a tornare a casa (Dani, n.216 del 2001).
Questa la situazione di un uomo che viaggia di continuo per lavoro, che ha studiato in Inghilterra, che ha vissuto e lavorato a lungo in Olanda... Per non parlare della via crucis che attende un semplice cittadino bosniaco per ottenere un visto Schengen di turismo, solo per andare in visita da parenti che vivono in Europa.
Sembra volerne parlare il Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite - Jacques Paul Klein, il quale ritiene sia il momento per l'Unione Europea di discutere dell'annullamento dell'obbligo di visto per i cittadini della Bosnia Erzegovina. Lo ha riportato il portavoce dell'UNMBIH (United Nations Mission in BiH) Keith Forzen, ad una conferenza stampa tenutasi a Sarajevo lo scorso venerdì (EURO Blic, 06.09.02).
Jacques Paul Klein si è speso in dichiarazioni ancora più ampie durante la partecipazione al seminario internazionale di Halki, in Grecia, su "Unione Europea e Balcani", conclusosi lo scorso 4 settembre. In tale occasione Klein ha sottolineato la necessità che si delinei una strategia comune per l'integrazione dei Balcani in Europa e cioè che "si deve formulare un programma accettabile, definendo da subito i termini temporali della sua realizzazione". "La Bosnia Erzegovina è, nell'aera, il paese che oggi possiede uno dei migliori sistemi di controllo di confine" - ha aggiunto Klein - "e la Missione UN sta per realizzare una delle più grandi riforme nella storia delle Nazioni Unite che lascerà alla BiH una forza di polizia pronta per l'Europa".
Non sono mancate anche critiche alla politica perseguita dall'Europa nell'area che, secondo Klein "è stata molto generosa nei suoi contributi, ma passiva sul piano delle idee, come poco focalizzata sul piano strategico ed operativo".