Dopo molte repliche in Italia lo spettacolo teatrale "A come Srebrenica" è arrivato anche in Bosnia ed è stato messo in scena il giorno dell'anniversario del massacro nella cittadina bosniaca. Dario Terzic ha incontrato l'attrice Roberta Biagiarelli.
Dopo centinaia di esibizioni in Italia il monologo teatrale "A come Srebrenica" è stato visto, per la prima volta da un pubblico bosniaco. Lo spettacolo era inserito nei giorni scorsi nella rassegna "Bascarsije noci" che caratterizza l'estate nella capitale bosniaca.
Lo spettacolo è stato ispirato dal libro di Luca Rastello "La guerra in casa" ed è stato scritto da Giovanna Giovannozzi e portato in scena da Roberta Biagiarelli (Teatro Settimo di Torino); la regia è di Simona Gonnella.
La data per la messa in scena dello spettacolo non era casuale. Giovedì scorso infatti ricorreva l'anniversario del massacro di Srebrenica. Durante la serata è stato anche presentato il libro "Novella su Srebrenica" dello scrittore bosniaco Isnam Taljic.
"Ero molto emozionata. Ho recitato l'intero pezzo in italiano ma ogni tanto ci si fermava per permettere la traduzione per comprendere alcune scene cruciali" ha dichiarato Roberta Biagiarelli, alla fine dello spettacolo "quando il sipario si è chiuso molte donne di Srebrenica mi si sono avvicinate e mi hanno ringraziato con le lacrime agli occhi".
"Certo in Italia riesco a far passare più informazioni su quello che è avvenuto a Srebrenica ma qui la storia la conoscono già, era, ripeto, la componente emotiva quella più rilevante".
Roberta Biagiarelli ha poi spiegato che l'idea di mettere in scena lo spettacolo le è venuta dopo la lettura di "La guerra in casa" di Luca Rastello. L'anno scorso l'attrice ha anche visitato la cittadina della Bosnia orientale ed "è stata un'esperienza particolare. Idealmente avevo già visitato Srebrenica molte volte ... ritengo importante raccontare questa storia in Europa. A volte, dopo un mio spettacolo in Italia, molti mi chiedevano se fosse tutto vero quello che raccontavano. Ed io mi ritrovavo costretta a dire che la realtà purtroppo superava nell'atrocità lo spettacolo".
Il monologo "A come Srebrenica" è nato nel 1998 e fino ad ora è stato messo in scena più di 100 volte. Dall'anno scorso ne esiste anche una versione in spagnolo. Ma la sua "vita teatrale" è, nelle intenzioni di chi lo ha messo in scena, solo agli inizi.
Ha partecipato a diversi festival ed ha vinto il premio per la drammaturgia "Gherardo Gherardi" dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Ci si augura che Roberta Biagiarelli possa ritornare altre volte in Bosnia, con le sue parole e la sua energia, punto forte dello spettacolo. E speriamo anche che le informazioni che Roberta riesce a dare arrivino a molti in Europa. Perché quella di Srebrenica è una storia che deve essere raccontata.
E che non si dimentica tanto facilmente.