A Mostar una discarica verrà presto sostituita da un parco. Sarà forse l'occasione per fare luce su alcuni sospetti. Si pensa infatti che nell'area in questione siano stati seppelliti i corpi di cittadini bosniaco-musulmani uccisi dall'HVO.
La vecchia miniera nella zona Rudnik di Mostar ovest che durante la guerra venne utilizzata quale principale discarica della città verrà trasformata in un parco. Lo si sancisce in un progetto sottoscritto dalla Federazione BiH e dall'amministrazione di Mostar.
Da anni i cittadini di Mostar ovest si opponevano all'utilizzo dell'area come discarica. Non solo a causa degli insopportabili odori ma anche per i rischi legati a sostanze altamente inquinanti abbandonate nella stessa. Sotto quest'ultima inoltre scorre un affluente del fiume Neretva. Non è quindi remoto il pericolo che l'acquedotto che rifornisce la città sia stato, in questi anni di deregolamentazione e scarsa attenzione alla questione ambientale, contaminato.
Il progetto di smantellamento della discarica e creazione di un parco cittadino costerà 3,5 milioni di Euro.
Non è ancora chiaro come verranno smaltiti i rifiuti sino ad ora portati nella zona Rudnik anche se con tutta probabilità verranno direzionati verso una nuova discarica nella parte musulmana della città, risistemata sei anni fa grazie a finanziamenti provenienti dall'Unione Europea.
Tra due anni i lavori dovrebbero terminare. Si svelerà così un altro triste mistero legato a quest'area della città. Si sospetta infatti che nelle miniere abbandonate si siano occultati i corpi di cittadini bosniaco-musulmani uccisi dall'HVO (esercito croato) durante gli anni della guerra (TVF, 10.01.2001).