La settimana scorsa è stata segnalata sui media di tutto il mondo la terminata ricostruzione del Ponte di Mostar, distrutto dall'esercito croato bosniaco nel 1993. Un commento del nostro corrispondente sulla ennesima inaugurazione del "Vecchio"
La settimana scorsa sono avvenuti due eventi, pare importanti, per la nuova storia del famoso Ponte vecchio di Mostar.
Il primo venerdì 21 agosto, quando è stata posata l'ultima pietra nella arcata del Ponte, e il secondo due giorni dopo, quando si è svolta la tradizionale gara di tuffi. Per la prima volta da dieci anni i ragazzi si sono buttati nel blu della Neretva dalla cima del Ponte.
Le inaugurazioni del Ponte in questi ultimi anni sono state tantissime: quando è stata tirata fuori la prima pietra dal fiume Neretva, quando sono stati avviati i primi lavori delle fondamenta, quando è venuto in visita questo presidente, poi quest'altro e così via. Finalmente, dopo tanti anni (ricordiamo che la ricostruzione fu inaugurata nel 1997), siamo arrivati alla fase finale. Secondo gli esperti (o per meglio dire i politici che a Mostar continuano a fare promesse) mancano solo altri 100 giorni per completare la costruzione, cioè per terminare i lavori del Ponte e delle due torri accanto. Realizzatrice dei lavori, ricordiamo, è stata la ditta turca ERBU, mentre tra gli esecutori e finanziatori ci sono state ditte provenienti da vari paesi: Turchia, Italia, Francia, Olanda...
Dovrebbe essere davvero un grande evento questo posare l'ultima pietra nella arcata del Ponte. E' stata una grande festa anche quando hanno estratto la prima pietra del Vecchio Ponte dalla Neretva nel 1997. Per ironia, però, nessuna delle pietre recuperate è finita nel Ponte, perché si tratta di una costruzione del tutto nuova, fatta di pietra "fresca", perchè quella originale non era sufficiente a dare nuova vita al Vecchio. Così adesso abbiamo una struttura tutta nuova, bianca. I veri Mostarini direbbero "Bella senz'anima"...
I cittadini della città erzegovese in effetti su questo sono ben divisi. Da una parte ci sono politici, media, e la comunità internazionale che continua parlare della ricostruzione del Ponte vecchio come della "ricucitura di un tessuto" in una città distrutta dalla guerra, e ancora divisa tra Bosniaco Croati e Bosniaco Musulmani. Però la situazione non cambia. La ricostruzione del Ponte non c'entra con la riunificazione della città perchè tutte e due le sponde sono sempre sulla parte bosniaca. I Croati non sono molto interessati alla ricostruzione. Non ancora...
C'è chi infatti non riesce a dimenticare quel Ponte vecchio che "sparì" nel 1993 quando i Croati dell'HVO l'hanno fatto crollare. Nella mente di alcuni Mostarini c'è un solo Ponte, quello che aveva 427 anni e tutta la storia dentro, mentre questo nuovo non è altro che un clone, o qualcosa di simile. Comunque, ancora non si sa come sarà la reazione dei Mostarini quando dopo 11 anni vedranno di nuovo quella "mezzaluna bianca di pietra" sulla Neretva. Sono ancora un po' confusi.
La confusione andrà avanti ancora per un po' anche per merito dei politici. La città di Mostar (l'amministrazione unita) quest'anno aveva patrocinato la tradizionale gara di tuffi. Era la prima volta che i ragazzi si tuffavano dal nuovo Vecchio Ponte (gli anni scorsi ci si buttava dai resti del Ponte). Alla cerimonia si sono presentati i rappresentanti sia della parte musulmana che della parte croata. L'inaugurazione però è cominciata con il "recare omaggio ai soldati dell'Esercito BH (Musulmani) caduti durante la guerra bosniaca". I rappresentanti croati, guidati dal vicesindaco Ljubo Beslic, si sono offesi per questo atto che hanno definito come "promozione di intolleranza". In futuro, hanno promesso, l'amministrazione della città di Mostar non tollererà più manifestazioni di questo tipo (mono nazionali).
Così, per un'altra volta, i Croati di Mostar si sono allontanati dal Ponte vecchio. I Bosniaci rimangono sempre lì dalla parte della città dove il Ponte è sempre stato e dove sarà di nuovo. Quel Vecchio Ponte. Però, come abbiamo detto, confusi e ancora in cerca della risposta ad alcune domande tipo: sarà veramente il Ponte ad unire la città... Chi pagherà i mutui per il Ponte in una città in cui non si produce niente, e così via... Nel frattempo i media bosniaci continuano a parlare della rinascita della "bianca mezzaluna di pietra"...
Vedi il nostro dossier:
- Ricostruire il ponte di Mostar seguendone lo "stato dello spirito"