Da pochi giorni è uscito un report curato dall'ICG. Anche nei Balcani il rischio terrorismo: contro le truppe occidentali li stanziate? O Balcani come punto di partenza per azioni terroriste nel cuore dell'Europa?
Sull'onda emotiva, e non solo, dell'11 settembre anche i Balcani sono stati visti secondo un'ottica diversa. Sono ritornati alla memoria le centinaia di mujahidin che hanno combattuto al fianco all'Armija dei musulmani di Bosnia e che in parte sono rimasti a vivere in questo Paese. Ci si è improvvisamente ricordati, scostando momentaneamente le certezze derivanti da un fervido pro-americanismo, che la maggior parte degli albanesi del Kossovo e della Macedonia sono di fede islamica. Si è iniziato allora a temere che le truppe Usa stanziate nei Balcani potessero divenire potenziali obiettivi dei terroristi o che alcune zone della Bosnia, dell'Albania o del Kossovo potessero fungere da base di partenza per possibili attentati nel cuore dell'Europa.
E a Trieste, come presso gli altri valichi di frontiera i controlli si sono fatti più serrati e così le procedure si sicurezza. Come del resto è avvenuto nei Balcani. Ad esempio in Bosnia il dubbio che alcuni terroristi vicini a Osama Bin Laden fossero in possesso di passaporti dell''ex repubblica Jugoslava, ha spinto le autorità locali ad avviare un controllo di tutti i documenti validi per l'espatrio rilasciati a cittadini stranieri dal 1992 in poi.
Il report dell'ICG propone un'indagine Paese per Paese non solo per iniziare ad indagare su quale possa eventualmente essere il coinvolgimento e la percezione delle autorità ed élites locali rispetto a frange islamiche estremiste ma anche per mettere in risalto come, nei Balcani, ci si relaziona con il concetto di "terrorismo". E' indubbio infatti che la tragedia dell'11 settembre abbia dato occasione ad alcuni ambienti nazionalisti, ad esempio serbi, di ribadire e giustificare i propri atti del passato, presentati come legittima difesa nei confronti di "terroristi" bosniaci o albanesi che fossero.
Per cercare di comprendere meglio la complessità dell'Islam, in questo caso nel suo aspetto "balcanico", proponiamo la lettura di questo documento dell'ICG. Rimandiamo inoltre alle notizie da noi pubblicate sulle reazioni nei Balcani ai fatti di New York e sulle possibili conseguenze del nuovo contesto internazionale sul sud est Europa.