Pubblichiamo un intervento di Agostino Zanotti, presidente dell'ADL di Zavidovici, redatto nell'importante momento in cui le città di Brescia e Zavidovici rinnovano e confermano il loro percorso comune verso un futuro di Pace.
Oltre dieci anni sono trascorsi dal primo incontro tra cittadini Bresciani e cittadini di Zavidovici. Era il 1993 , sotto il cielo di Bosnia la guerra macchiava drammaticamente di sangue il variegato costume della convivenza che le donne e gli uomini bosniaci indossavano da anni. Quell'incontro rappresentava la convinzione che era possibile fare pace dove c'è guerra.
In questi dieci anni il sentiero tracciato allora si è allargato per poter contenere le centinaia, forse migliaia, di persone che hanno viaggiato tra qui e là per incontrarsi, ascoltare , costruire la Pace. Abbiamo intrecciato rapporti, realizzato progetti per ricostruire un territorio devastato dalla guerra, abbiamo cercato di ridare forma e sostanza al dialogo tra le persone, tutto questo per noi, per continuare a sperare in un mondo migliore, tutto questo con loro per condividere e sperimentare forme nuove di cooperazione tra individui che abitano territori diversi.
In questo incontro tra persone sono nati nuovi amori: è cresciuto l'amore per la terra di Bosnia, si sono intrecciate nuove amicizie e nuove relazioni d'amore proseguono nel tempo. In questa ricostruzione di ponti abbiamo come riferimento il grande insegnamento di Ivo Andric o la visionaria "Ballata del sogno" di Jiri Wolker ( poeta ceco morto giovanissimo nel 1924) "in un mondo senza miseria, senza cupidigia, / andavano uomini semplici come ragazzi,/ coraggiosi come montanari, saggi come ingegneri, / che costruivano ponti di poesie e di toni, / ma soprattutto di cemento armato, / per connettere terra con terra, / e cuore con cuore". Sui ponti passano uomini e donne per andare gli uni dagli altri/altre, per parlarsi, per capirsi e per amarsi.
Al " tempo cattivo della storia " (splendido titolo di una appassionante raccolta di scritti di Guido Puletti curata da Cinzia Garolla) che si è abbattuto sui corpi indifesi di donne e uomini innocenti, abbiamo cercato di contrapporre il tempo dedicato a raccogliere storie , a tessere relazioni, nella ricerca di nuovi modi di coesistenza e di solidarietà per combattere la guerra presente e futura.
Le giornate dell'ADL che si svolgeranno a Zavidovici non avranno un tono celebrativo, non spetta a noi valutare quanto fatto in questi anni, dovranno essere " semplicemente" un momento ulteriore d'incontro; si potranno incontrare e conoscere tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto, con modalità diverse, le attività e i progetti realizzati a Zavidovici o in altri luoghi.
Durante queste giornate riteniamo importante proporre dei momenti di approfondimento in merito al tema della cittadinanza interculturale. Questo tema ha caratterizzato l'impegno della nostra associazione in varie forme ritenendo che "la costruzione della pace avviene in una dimensione di reciproco scambio, di attività di cooperazione, senza l'applicazione di modelli precostituiti, ma attraverso una continua opera di " coeducazione " tra uomini e donne che si sviluppa nell'esperienza " (Davide Rigallo).