Prijedor ha, più di altri luoghi, conosciuto gli orrori della pulizia etnica. Tra le vittime anche un prete cattolico della cittadina della RS, padre Tomislav Matanovic, prima tenuto in prigionia e poi assassinato nel 1995.
Il tribunale di Banja Luka ha notificato a 5 cittadini di Prijedor l'arresto (temporaneo, per la durata di 30 giorni). Sono sospettati di essere coinvolti nell' assassinio del prete cattolico Tomislav Matanovic, avvenuto nel 1995. Gli arrestati sono Ranko Jakovljevic, Miroslav Cadjo, Mile Rodic, Drazen Rakovic e Rade Savic. Prima di procedere all'arresto la Corte di Banja Luka ha richiesto al TPI dell'Aja se le prove raccolte erano sufficienti a giustificare la misura cautelare che poi, dopo la risposta affermativa dei giudici del Tribunale Internazionale, è stata applicata.
Alun Roberts, portavoce delle Nazioni Unite, durante una conferenza stampa tenutasi a Sarajevo, ha chiarito che gli arresti sono stati eseguiti a Prijedor dalla polizia locale e poi i cinque sono stati trasferiti a Banja Luka. Tutte le persone arrestate facevano parte della polizia. Ranko Jakovljevic era l'ex comandante di una stazione periferica della polizia di Prijedor, sospeso poi dal suo ufficio, insieme a Miroslav Cadjo e Mile Rodic, per decisione della polizia internazionale dell'IPTF. Drazen Rakovic e Drazen Savic erano invece poliziotti ancora attivamente in servizio.
La sospensione dalla polizia degli attuali indagati era stata in passato decisa dall'IPTF proprio perché si sospettava un loro coinvolgimento nell'omicidio di padre Tomislav. Il prete ed i suoi famigliari erano stati trasportati, il 24 agosto del 1995, nella stazione di polizia di Prijedor per "motivi di sicurezza". Nei giorni successivi a Matanovic erano stati concessi una sorta di "arresti domiciliari" con agenti che piantonavano la sua porta di casa. Ma nella notte del 9 settembre il prete ed i famigliari furono nuovamente trasportati in una stazione di polizia periferica, sempre a Prijedor. Poi non se ne è più sentito parlare sino al settembre 2001 quando cinque corpi furono ritrovati in un pozzo a quindici chilometri da Prijedor. Uno di questi è risultato essere quello di padre Tomislav. Ora i cinque arresti (Nezavisne Novine, 10.05.02).