Le famiglie di Srebrenica chiedono un risarcimento. Più di 6.000 le cause già raccolte. "Sarà il più grande processo nella storia dei Balcani" afferma Muniba Subasic, presidente dell'associazione 'Movimento delle madri delle enclaves di Srebrenica e Zepa'
Da più di un anno quattro avvocati di Mostar - Miro Kebo, Mensud Djonko, Semir Guzin e Faruk Cupina - stanno lavorando ad una causa per richiedere risarcimenti in favore dei sopravvissuti alla tragedia di Srebrenica.
"Sarà il più grande processo nella storia dei Balcani" afferma Muniba Subasic, presidente dell'associazione 'Movimento delle madri delle enclaves di Srebrenica e Zepa'. Non ha tutti i torti. Sino ad ora infatti sono state raccolte più di 6000 cause e tra poco, per sostenere l'enorme mole di lavoro, ci si appoggerà non più esclusivamente su di un ufficio a Mostar ma se ne aprirà uno anche a Sarajevo.
"Obiettivo della causa", spiega sempre Muniba Subasic "è quello di risarcire materialmente quelle perosne che hanno perso nel massacro del 1995 un proprio familiare. Non sappiamo ancora a quanto ammonterà questo risarcimento. Certo è che riteniamo inaccettabili i 15.000 DM offerti dal Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite".
Le persone che hanno deciso di intentare questa causa non perderanno i diritti (seppur pochi) già ottenuti in Bosnia Erzegovina, quali ad esempio pensioni di invalidità ecc. (Oslobodjenje, 18.04.02).