Le minoranze nei Balcani sono state al centro di una conferenza internazionale tenutasi a Sofia. Una breve presentazione da parte della nostra corrispondente dalla Bulgaria.
"Le minoranze dei Balcani nel contesto dell'integrazione europea" è stato il titolo di una conferenza internazionale che si è tenuta a Sofia la scorsa settimana ed organizzata dall'IMIR (International Centre for Minority Studies and Intercultural Relations).
Molti i paper presentati. Tra questi quello di Marcin Czaplinski, dell' OSCE, che nel suo "Integrazione all'interno e tra Stati - Minoranze nel SEE" ha sottolineato come ultimamente la Federazione Yugoslava ha fatto notevoli passi verso il rispetto delle minoranze grazie all'adozione della Legge sulla Protezione delle minoranze nazionali. Ha inoltre messo in rilievo come non bisogna fare l'errore di confondere autogoverno locale con mire secessioniste.
Altra ricerca interessante quella presentata da Bozidar Jaksic, dell' Università di Belgrado, Facoltà di Filosofia e Scienze Sociali, incentrata sulla vita degli sfollati rom in Montenegro. La ricerca presenta i risultati di interviste a più di 450 famiglie dei 5840 rom residenti in Montenegro in seguito agli attacchi NATO contro la Federazione Jugoslava nella primavera del 1999.
Secondo Jaksic è evidente un'atteggiamento estremamente negativo della popolazione nei confronti di questa minoranza. Lo studioso lo interpreta quale manifestazione di razzismo e xenophobia caratteristiche di società partriarcali e tradizionali. Messo in evidenza anche il circolo vizioso della povertà nel quale sempre più gli appartenenti a questa comunità sono risucchiati e, l'unico modo per uscirne è fare in modo che le famiglie rom possano condurre una vita autonoma senza essere dipendenti dall'aiuto umanitario.
Per maggiori informazioni sulle attività dell'IMIR rimandiamo alla loro home page disponiible in lingua inglese.