Risorse economiche drenate dalla Bulgaria e depositate su conti esteri. La denuncia è stata fatta dal quotidiano bulgaro Troud.
Secondo l'organizzazione Suisse Money i depositi provenienti dalla Bulgaria nelle banche svizzere ammonterebbero a 88 milioni di euro. Lo ha reso noto il quotidiano bulgaro Troud. La Bulgaria sarebbe al 106mo posto in una del tutto speciale classifica tra i Paesi che esportano capitale in Svizzera.
Il denaro censito si troverebbe depositato su conti "a gestione confidenziale". Questo significa totale discrezione sui depositari e interessi non tassati. Questo è possibile perché non appena depositati i capitali vengono direzionati verso banche terze. Questa tipologia di deposito viene solitamente aperto a clienti che si presentano con grosse quantità di contanti nelle banche. Gli analisti del Suisse Money non rispondono a Troud su dove questo denaro possa essere stato girato, certo però che non è rientrato in Bulgaria. E' facile comprendere come il viaggio verso le Alpi sia uno dei modi migliori per pulire denaro sporco, scrive Troud.
La Bulgaria non è nuova a queste fughe di capitale. Non occorre andare troppo lontano nel tempo per individuare un altro caso paradigmatico per la Bulgaria della transizione. Secondo un'indagine di un gruppo parlamentare, resa pubblica nel 1992, sarebbero alcuni esponenti della nomenclatura comunista avrebbero trasferito milioni di dollari nel periodo del crollo del regime. Poco si è saputo sulla questione anche perché, su proposta dell'allora Ministro delle finanze Ivan Kostov, il rapporto parlamentare è stato secretato.
Sarebbero secondo Troud 374 i milioni di dollari che cittadini bulgari detengono in banche estere. Il dato è tratto dalle statistiche elaborate dalla Bank fo International Settlements con sede a Basilea. Nonostante queste ingenti somme di denaro all'estero sarebbero solo 140 i bulgari che, nel 2000-2001, hanno dichiarato alla Banca Nazionale Bulgara di aver depositato somme di denaro all'estero. Le banche svizzere sono solo al 7mo posto tra le preferenze dei bulgari. Capofila sarebbero quelle austriache e questo è probabilmente dovuto alla forza della diaspora bulgara nel Paese della Alpi. Cipro è al secondo posto e poi seguono noti paradisi fiscali.
"Ma i depositi in Svizzera sono sicuramente molto più alti delle cifre emerse", ha dichiarato a Troud una fonte anonima. Da ricordare che i bulgari possono legalmente portare all'estero sino a 25000 leva (corrispondenti a 12887 euro) senza denunciarne l'origine.
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