I cittadini bulgari sono i meno pagati in Europa. Una risorsa per attirare gli investimenti stranieri? Un dato significativo che dimostra l'arretramento del Paese? Un breve articolo della nostra corrispondente Tanya Mangalakova.
I bulgari sono i meno pagati in Europa, lo si afferma nella stampa bulgara che fa riferimento ai dati Eurostat, agenzia statistica dell'Unione, recentemente resi noti a Bruxelles. Nel 2000 il salario medio orario di un lavoratore bulgaro era di 1,35 euro, vale a dire 17 volte inferiore alla media dell'Unione europea.
Ed i quotidiani bulgari sono andati oltre titolando "Il lavoratore bulgaro è il meno pagato al mondo". "Standard" ricorda come in Svezia il costo del lavoro sia di venti volte superiore. "Monitor" e "24 Chassa" pubblicano la lista decrescente dei salari medi europei dei Paesi che fanno parte dell'UE e di quelli che stanno negoziando l'adesione. La Bulgaria occupa l'ultimo posto preceduta dalla Romania che, come lei, aspira ad accedere all'Unione nel 2007.
Il costo del lavoro in Bulgaria è di sei volte inferiore al Portogallo, Paese con il costo del lavoro più basso tra i membri dell'UE. Tra i dieci futuri membri dell'UE solo Cipro e la Slovenia hanno livelli salariali in linea con la media europea, o di poco inferiori. 10,74 e 8,98 gli euro all'ora percepiti rispettivamente nei due Paesi.
Operaie tessili lavorano per 44 leva al mese (circa 23 euro), riporta il quotidiano "Sega" narrando la vicenda personale di Elena Strumina che per 30 giorni ha lavorato dell'azienda tessile privata "International engineering" nella città di Kostenets. L'azienda produce per poi esportare in prevalenza in Germania. L'orario di lavoro delle 60 operaie va dalle 6 del mattino alle 10 di sera. Hanno firmato contratti salariali minimi e cioè di 110 leva (circa 57 euro) al mese. Vaska, collega di Elena ha ricevuto 57 euro per un mese durante il quale ha lavorato turni doppi, Valentina 70 euro per medie di 18 ore al giorno. Il quotidiano riporta come quest'azienda sia in seguito stata multata dagli ispettori del lavoro.
I lavoratori di Sofia sono quelli pagati meglio: nel dicembre 2002 ricevevano un salario medio di 198 euro. I salari più bassi sono invece pagati nella regione di Smolyan, nel sud della Bulgaria, dove il salario medio si attesta sui 100 euro. Lo riporta il quotidiano "Troud" citando quale fonte l'Istituto nazionale di statistiche.
"Siamo ancora in un sistema schiavista" commenta "Monitor". "Lavoriamo per 1,35 euro all'ora, quindi poco più degli schiavi a Roma ed in Grecia che per il loro lavoro non ricevevano nulla. Gli stati che hanno cura dei propri cittadini li pagano bene. Noi invece abbiamo deciso di rimanere una 'Repubbliche delle banane'. Anzi la banana potrebbe sostituire il simbolo del leone sulla bandiera bulgara", si conclude sul quotidiano.