Bulgaria invitata da Robertson ad iniziare i negoziati per l'entrata nella NATO. Una breve cronaca e le reazioni dei media bulgari.
Il Segretario della NATO Robertson ha annunciato, oggi presso il Summit di Praga, l'invito per la Bulgaria ed altri sei Paesi (Romania, Slovenia, Slovacchia, Lituania, Lettonia ed Estonia) ad iniziare i negoziati per l'entrata nella NATO.
Il Parlamento bulgaro si è immediatamente pronunciato in merito: 39 voti a favore, solo due astenuti ed un voto contrario. I dirigenti di tutti i partiti presenti in Parlamento hanno accolto la notizia da Praga con commenti favorevoli.
Anche il Governo bulgaro ha subito reso pubblico un comunicato stampa. "Non riteniamo che il processo di accesso della Bulgaria nelle strutture di difesa atlantica finisca a Praga. Al contrario, è solo l'inizio di un duro lavoro che porterà, ci auguriamo, ad una ratifica finale" ha affermato il Presidente bulgaro Georgi Paravanov, questa mattina, prima di partire alla volta di Praga.
E tra quelli che più stanno festeggiando vi è sicuramente il Ministro degli esteri Solomon Passy, che ha fondato in Bulgaria il "Club atlantico" del quale è stato a lungo anche Presidente. Oggi i quotidiani pubblicavano una foto che lo immortalava mentre si recava in aeroporto con la sua macchina "cult" Trabant (storico modello prodotto dalla ex DDR). I quotidiani lo descrivevano preoccupato a causa di uno scandalo legato al commercio da parte di un'impresa bulgara di armi con l'Iraq, venuto alla luce proprio in questi giorni.
"Il nuovo pentagramma", titolano i quotidiani "24 Chassa" e "Troud" e pubblicano le foto di alcuni operai intenti ad installare il nuovo simbolo della NATO in pieno centro di Sofia, prvocatoriamente di fronte alla ex sede del Partito comunista bulgaro. "Monitor" riporta della protesta da parte di più di venti anziani contrari all'adesione della Bulgaria alla NATO.
"L'invito di oggi rappresenta solo un primo passo verso una serie di test che la Bulgaria dovrà cercare di superare da qui al 2004" si afferma in un'editoriale pubblicato da Troud.
"La NATO desidera Sarafovo Beach" commenta "24 Chassa" il 20 novembre citando il quotidiano inglese "The Guardian" che ha sostenuto come il Presidente USA George Bush desideri l'entrata della Bulgaria nella NATO in modo da poter utilizzare fin da subito la base aerea di Sarafovo, nei pressi di Burgas, per un eventuale attacco contro l'Iraq. Base tra l'altro già utilizzata durante i bombardamenti sull'Afghanistan.
Sul più lungo periodo - afferma il quotidiano Dnevnik - l'entrata nella NATO avrà senza dubbio influenza sugli investimenti esteri nel Paese. Gli ribatte "Trud" che nota come l'entrata nella NATO implicherà che la Bulgaria sia in grado di dare prova della capacità di reazione del proprio esercito e questo implica una profonda modernizzazione dello stesso. Per il 2004 le previsioni riguardanti le risorse del budget da essere destinate a spese militari si attestano sugli 810 milioni di leva, circa il 2,7% dell'attuale PIL bulgaro. Il Governo si aspetta che dalla stessa NATO arrivino altri fondi per permettere una ristrutturazione radicale dell'esercito.
Tutti i quotidiani riportano del voto di mercoledì 20 novembre presso il Parlamento europeo in merito alla possibile entrata della Bulgaria nell'UE il 1 gennaio del 2007. In una lunga intervista a "Trud" Kiril Kadiyski, poeta e preminente intellettuale nello scenario bulgaro, afferma di non essere preoccupato in merito all'integrazione della Bulgaria nella NATO ma sono preoccupato della prospettiva triste che si resti solo lì ... voglio che si entri nell'Unione europea ma il mio ottimismo si vaporizza quando mi guardo attorno. La Bulgaria non è pronta per l'Europa e dobbiamo ammetterlo".
Ma la notizia da Praga non allevia la difficile situazione economica che il Paese sta affrontando proprio in questi giorni. Il Governo bulgaro ed il FMI non hanno ancora raggiunto un accordo sui parametri del budget 2003 per poter accedere a nuovi finanziamenti. "La bomba del budget esplode alla vigilia del Summit di Praga" titola oggi "Sega", tracciando un forte legame tra le due notizie.