Festeggiato in Bulgaria l'anniversario dei centri SOS Kinderdorf. Un breve articolo della nostra corrispondente da Sofia Tanya Mangalakova.
SOS Kinderdorf festeggia in Bulgaria il suo decimo anniversario. L'ONG austriaca, che si occupa di accoglienza per bambini orfani o abbandonati, ha aperto agli inizi degli anni '90 due suoi centri rispettivamente a Dren, nei pressi della capitale Sofia e nella città di Tryavna, Bulgaria centrale. Dopo aver creato il primo centro in Austria nel 1949 ora SOS Kinderdorf ha iniziato ad operare in 131 stati differenti.
Complessivamente sono stati 141 i bambini a crescere sino ad ora in questi centri dove risiedono sino ai 14-15 anni per poi proseguire la loro educazioni in città più grandi dove SOS ha predisposto alcune case dello studente, due delle quali sono a Sofia e a Veliko Tarnovo. SOS si occupa delle ragazze e dei ragazzi del centro anche nei tre anni successivi alla fine delle scuole superiori.
Il quotidiano Troud ha riportato un reportage centrato sull'anniversario dei Kinderdorf . In particolare ha visitato la città di Tryavna ed ha cercato di capire come il centro si integra con la comunità che lo ha accolto. Sevda, una delle operatrici del centro ricorda come all'inizio era difficile per i bambini di Tryavna accettare gli ospiti del centro ma poi pian piano le relazioni sono migliorate sino a diventare ottime ed ora i ragazzini ospiti di SOS Kinderdorf vengono ritenuti parte della comunità.
Sevda attualmente si occupa di otto ospiti. Due di questi studiano a Tarnovo ed una, Martina, di soli sette mesi, è la più piccola del centro. La maggior parte della sua giornata è dedicata proprio a Martina. Il resto del tempo lo trascorre ai fornelli, ad accompagnare i ragazzini a scuola, ad interrogarli per prepararli alle lezioni del giorno successivo. "Sono un'ex insegnante", racconta Sevda.
"Cerco sempre di dare risposte dirette alle domande che mi vengono poste. Spesso riguardano il passato dei ragazzini. Mi chiedono da dove vengono, chi sono". "Ne parliamo, cerco di spiegare loro la situazione nel modo più chiaro e comprensibile possibile". Ogni bambino accetta la sua vita, anche se in modi molto differenti l'uno dall'altro. "Ancora adesso Daniel, di dodici anni, che vive con noi da quando aveva tre anni, scoppia in lacrime parlando dei suoi genitori e spesso ci chiede perché lo abbiano abbandonato". Il padre di Vanya, un'altra bambina del centro, viene a trovarla ogni tanto. "Lo ho cercato e trovato io" racconta Sevda "ritengo sia meglio per Vanya conoscere almeno parte del suo passato".
Ogni bambino dei centri SOS Kinderdorf ha alle spalle una storia drammatica. Ma hanno anche qualcos'altro in comune, nessuno di loro sembra triste o depresso.