In Bulgaria si pubblica la seconda edizione di un libro sui 100 bulgari più influenti nella storia. Una sorta di Guinnes dei primati della nazione bulgara. E quest'anno vi è una new entry: Todor Zhivkov, leader della Bulgaria comunista.
"I 100 bulgari più influenti" è il titolo del quale è stata proposta da poco una seconda edizione, della casa editrice "Reporter" e scritto dal professore universitario Andrei Pantev e da Borislav Gavrilov. Una carrellata su artisti, poeti, politici, re, condottieri che hanno, secondo gli autori, caratterizzato la storia della Bulgaria.
I quotidiani bulgari hanno dato ampio rilievo alla pubblicazione. Soprattutto sottolineando un nuovo entrato: Todor Zhivkov, leader indiscusso della Bulgaria comunista del secondo dopoguerra e morto nel 1998. Quest'ultimo, che non era stato incluso nella prima edizione del libro, nel 1997, è entrato in classifica estromettendo il pittore specializzato di ritratti Dimiter Gudzhenov.
Tra i primi dieci in classifica si trovano Han Asparuh, fondatore dello stato bulgaro nel 681 d.c, il re Boris I, Cirillo e Metodio, Vassil Levsky (eroe bulgaro nella lotta contro l'impero ottomano), lo scrittore Aleko Konstantinov. "Abbiamo selezionato esclusivamente personaggi storici valutando quanto, nel bene o nel male, hanno influenzato il destino della Bulgaria" hanno dichiarato gli autori.
"Non abbiamo inserito alcun personaggio ancora in vita" ha affermato Andrei Pantev, docente universitario e parlamentare tra le fila del partito socialista "in ogni caso non avrei inserito nessuno tra i politici attuali. Scimmiottano solo indicazioni che arrivano dall'esterno e più che influire sulla storia sembrano piuttosto 'piccioni viaggiatori' di quest'ultima".
"Alla fine Tato ha trovato il suo posto", ha titolato il quotidiano Troud. Tato è il soprannome con il quale è conosciuto Todor Zhivkov. "Dopo una serie incredibile di record infranti, durante i suoi 34 anni di governo - si scrive sul quotidiano - finalmente riesce ad entrare nella storia. Non aveva una gran cultura ma una gran capacità di sopravvivenza. I bulgari lo hanno più volte maledetto ma le sue ricette sull'elettricità e sul riscaldamento permettevano loro di andare in vacanza ogni inverno ed ogni estate". "E' stato gettato nel fango dopo la tempesta della caduta del muro di Berlino" ricorda il quotidiano Monitor "ma i record sono record: nessuno infatti nei paesi dell'Est è riuscito a rimanere al potere quanto lui".
Vai a Todor Zhivkov: si stava meglio quando si stava peggio A cura di Bulgaria-Italia