Ante Gotovina, generale croato ricercato dal Tribunale dell'Aja per crimini contro l'umanità commessi nel corso della operazione "Tempesta" (1995), gode ancora di un grande sostegno nel paese. I dilemmi del governo Racan nella imminenza delle elezioni.
"Se il governo croato non riesce ad arrivare ad un accordo con il generale Gotovina per fare in modo che parta volontariamente per il Croazia verso la adesione alla Unione Europea non è ancora stato rimosso.
Una risposta positiva da parte della Ue alla domanda di adesione presentata dalla Croazia darebbe a Racan un enorme vantaggio nelle elezioni che si terranno verosimilmente alla fine di novembre. Gran Bretagna e Olanda, tuttavia, hanno dichiarato che i propri parlamenti non ratificheranno l'Accordo di Stabilizzazione e Adesione fino a quando la Croazia non avrà mandato Gotovina al Tribunale dell'Aja.
Se l'Accordo non verrà ratificato entro la fine dell'anno, il desiderio della Croazia di entrare nella Ue per il 2007 resterà frustrato. L'Unione si appresta infatti ad allargarsi ad altri 10 paesi nel 2004, così che anche tutti i nuovi membri dovrebbero ratificare l'Accordo, il che potrebbe durare all'infinito.
La Croazia è relativamente soddisfatta della recente Risoluzione n°1503 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite datata 28 agosto, che non minaccia sanzioni nei confronti del paese per il fatto che Gotovina è ancora latitante. Nonostante ciò, Zagabria è consapevole che questa questione deve essere risolta nel prossimo futuro. La 1503 fa appello a tutti i paesi della ex Yugoslavia, "e in modo particolare a Serbia e Montenegro, Croazia, Bosnia Erzegovina e alla Repubblica Serba di Bosnia, affinché rafforzino la propria cooperazione con il Tribunale Internazionale dell'Aja offrendo tutto l'aiuto possibile, specialmente perché Radovan Karadzic, Ratko Mladic, Ante Gotovina e tutte le altre persone incriminate siano inviate al Tribunale, e si appella anche alle stesse persone incriminate che sono ancora latitanti affinché si arrendano al Tribunale."
Racan è anche conscio del fatto che il Tribunale dell'Aja e la comunità internazionale non possono tollerare che il governo croato ancora non conosca il nascondiglio di Gotovina. Non è possibile che i servizi segreti croati non abbiano alcuna informazione relativamente a dove si trovi il generale, quando giornalisti come il redattore di "Nacional" Ivo Pukanic possono farsi fotografare con lui e pubblicare le sue interviste.
"Nonostante quanto affermato, ndr da diverse fonti, il governo croato non è stato in grado di stabilire un contatto con il generale Gotovina negli ultimi due mesi e noi non abbiamo contribuito a divulgare la storia della sua resa volontaria - ha dichiarato il primo ministro Racan.
Il premier è ora intrappolato tra due opzioni, egualmente difficili, che si escludono a vicenda. Se il governo intraprende una azione seria per arrestare Gotovina, venendo incontro alle richieste della comunità internazionale, le prossime elezioni potrebbero vederlo sconfitto, dal momento che una buona parte della popolazione croata vede ancora Gotovina come un eroe nazionale.
D'altro canto, se Racan continua a rimandare l'arresto di Gotovina, è molto probabile che il Regno Unito e l'Olanda non ratificheranno l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione, il che equivarrebbe ad arrestare del tutto la corsa della Croazia per entrare nell'Unione Europea entro il 2007.
Molto probabilmente Racan cercherà di mettersi in contatto con Gotovina attraverso canali segreti assicurando pieno sostegno da parte del governo nella difesa del generale di fronte al Tribunale dell'Aja. Gotovina, da parte sua, ha già rifiutato questo tipo di opzione diversi mesi fa quando ha dettato le condizioni per la propria resa nell'intervista a "Nacional". Il generale vuole che il suo status venga modificato da persona incriminata a semplice indiziato. Racan, ovviamente, non può prendere impegni in questo campo.