Posta sotto sequestro una nave che trasportava armi verso l'Iraq. Probabimente la vicenda è legata allo scandalo della «Orao» e della «Jugoimport».
La nave Boka star, proprietà di un cittadino montenegrino, é stata bloccata nel porto di Fiume il 22 ottobre scorso dopo aver chiesto l'autorizzazione di attraccare a causa del maltempo. La Boka star è entrata nel porto di Fiume rimorchiando un'altra nave, la Vis, in passato appartenente alla marina militare jugoslava e in seguito acquistata da un uomo d'affari di Pola. Le autorità croate, coadiuvate dai servizi segreti croati, hanno seguito con attenzione la Boka star a partire dalla sua entrata nelle acque territoriali croate. I sospetti dei servizi segreti croati sulla Boka star si sono manifestati in seguito alle informazioni ricevute dai 'partner della Croazia nella coalizione antiterrorismo', secondo quanto dichiarato dalla portavoce del Ministero degli interni Zinka Bardic (Agenzia 'Hina', 23.10.2002).
''Secondo informazioni ufficiose la nave Boka star trasportava armi militari prodotte in Jugoslavia per l'Iraq'' (Jutarnji list, 24.10.2002). I media croati hanno collegato la vicenda con lo scandalo ancora in atto in BiH e Federazione Jugoslava. Recentemente infatti lo SFOR (Forza di stabilizzazione in Bosnia e Erzegovina) ha ritrovato presso gli uffici della «Orao», fabbrica d'armi con sede a Bjeljina, nella Republika Srpska, documenti che confermavano l'esportazione di armi all'Iraq, attraverso la mediazione di una ditta di Belgrado, la Jugoimport.
Secondo ipotesi fatte dai media, la nave Boka star ha rimorchiato la Vis per evitare il controllo del porto di Bar, in Montenegro, imposto dopo la scoperta del traffico di armi a Bjeljina. ''La nave avrebbe dovuto raggiungere le acque internazionali attraverso quelle croate e così risultare meno sospetta'' scrive Jutarnji list.
Secondo il Ministero degli interni di Zagabria, in tutti i 14 container sono state ritrovate armi, ma la finale destinazione della nave, da giorni irraggiungibile perché trasferita su un molo che i giornalisti non hanno potuto avvicinare, sarà confermata ufficialmente solo nei prossimi giorni.