Il sindaco di Zagabria, Milan Bandic, multato per guida in stato d'ebbrezza. Ed il Paese si confronta sulle responsabilità dei pubblici ufficiali eletti.
La settimana scorsa l'argomento principale trattato da quotidiani e settimanali croati è stata la responsabilità rispetto ai propri atti dei pubblici ufficiali. La miccia che ha fatto esplodere il caso è stato un incidente che può sembrare banale: il sindaco di Zagabria, Milan Bandic (SDP), una sera di alcuni giorni fa, guidando, ha graffiato un'altra autovettura. Non accorgendosene, almeno dichiara lui, ha proseguito senza fermarsi ma il proprietario dell'autovettura danneggiata è riuscito a chiamare la polizia che, non senza difficoltà, è infine riuscita a bloccare Bandic. A quest'ultimo il test del palloncino è stato fatale: il sindaco guidava con in corpo una quantità di alcool tre volte superiore a quella consentita.
Bandic si è immediatamente scusato in pubblico, sebbene chiaramente malvolentieri, ma non si è dimesso, rimettendo invece il suo mandato nelle mani dell'Assemblea cittadina che si esprimerà votando a fine gennaio. Nel far questo ha citato la frase del vangelo "chi è innocente scagli la prima pietra".
La stampa nazionale ha approfittato dell'occasione per ricordare alcune vicende inerenti il passato del sindaco di Zagabria. Modifiche nel piano regolatore per sanare la situazione di una sua proprietà costruita illegalmente, 150 milioni di Euro provenienti dalle casse della città per finanziare illegalmente i croato-bosniaci, sostegno a comizi di gruppi di estrema destra a favore di Ante Gotovina, ricercato dal Tribunale dell'Aja per crimini di guerra, tentativi di modificare i risultati di un sondaggio per ottenere la nomina di "cittadino dell'anno" a Zagabria.
Nonostante alcuni quotidiani rivelino che il 50% dei cittadini della capitale croata esigono le dimissioni del sindaco, l'SDP ha deciso di continuare a sostenerlo. Secondo alcuni analisti, il primo ministro Ivica Racan non desidera contrastare Bandic temendo che egli possa fomentare la creazione, all'interno dell'SDP, di una fazione di destra, rischiando così di mettere a repentaglio l'esistenza stessa del suo governo.
L'HSN di Vesna Pusic, maggior partner dei social-democratici nel governo della città, nonostante abbia preso una dura posizione contro Bandic, sembra non riesca, in questo caso, ad influenzare le decisioni degli alleati.