Il governo croato tenta la via della concertazione per uscire dalla difficile crisi economica in cui si trova il Paese.
In seguito ad una lunga fase preparatoria è stato firmato, il 22 dicembre scorso, il patto sociale "Una partnership per lo sviluppo" tra governo, sindacati ed unione degli imprenditori.
Secondo il presidente dell'ufficio governativo per la cooperazione sociale, Vitomir Begovic (Jutarnji list, 19.12), la versione iniziale dell'accordo è stata notevolmente modificata sulla base di proposte provenienti sia dai sindacati che dagli imprenditori. Begovic ha inoltre aggiunto che solo tramite un patto sociale e' possibile rilanciare lo sviluppo, unica via d'uscita da una situazione attuale carratterizzata da difficolta' economiche e sociali. Il vice-primo ministro Goran Granic definisce l'accordo come un coronamento delle attivita' governative orientate verso la ricerca di ampie alleanze sui temi cruciali della strategia di sviluppo sociale del Paese (Vjesnik, 21.12). Davor Juric, presidente della più forte federazione sindacale, l'Unione dei Sindacati Indipendenti, ha dichiarato che l'accordo è positivo responsabilizzando i partner che lo hanno sottoscritto (Vjesnik, 23.12). Secondo il presidente dell'Unione Impreditori Zeljko Ivancevic i partner sono disposti a rinunciare a perseguire alcuni interessi parziali per contribuire alla risoluzione della crisi attuale.
Soltanto una delle quattro federazioni sindacali (Sindacati Indipendenti Croati) non ha voluto partecipare all'accordo.