Sabato scorso è iniziata la "settimana europea". Se secondo un sondaggio solo il 30% degli europei vede di buon grado l'entrata della Croazia nell'Unione i croati rimangono degli euroentusiasti. Più dell'80% di loro afferma di voler entrare in Europa.
Sabato 4 maggio è iniziata in Croazia l' "Europski tjedan" - la settimana Europea, durante la quale si sono svolte numerose iniziative organizzate dal Ministero per l'Integrazione Europea. La giornata principale è stata il 9 maggio scorso, data in cui ricorre l'anniversario della Dichiarazione Schuman, importante atto dal quale è nato il percorso di costruzione dell'Europa comunitaria, come ricordato dallo stesso Romano Prodi in una sua recente dichiarazione.
L'iniziativa è stata promossa per il quarto anno consecutivo dal Ministero per l'Integrazione Europea presieduto da Neven Mimica, e prevede concerti, manifestazioni culturali, mostre e concorsi che ruotano attorno all'argomento "Europa" (Hina, 3.03.2002). Molte anche le attività nelle e per le scuole, dalle lezioni di approfondimento sul significato dell'ingresso nell'Unione, alla possibilità per gli studenti di visitare gli uffici del Ministero promotore. E proprio ieri è stata inaugurata a Zagabria la mostra "Europa 2020", legata al concorso internazionale di manifesti sul futuro dell'Europa, a cui hanno partecipato designer provenienti da 25 paesi.
"E' necessario investire quanta più energia abbiamo in tutti gli ambiti della nostra società, perché si raggiunga il benessere di ciascun cittadino, ed il benessere dei cittadini è rappresentato dall'ingresso in Europa" ha dichiarato il Ministro per l'integrazione europea in presenza di alcune migliaia di persone nella piazza principale di Zagabria, in apertura della settimana Europea (5.05.2002). Il Ministro Mimica ha però ricordato che in un recente sondaggio realizzato dall'Eurobarometro, ufficio statistico della Commissione Europea , l'ingresso della Croazia in Europea è ben accolto solo dal 31% dei cittadini europei intervistati. "Questo dato è legato all'immagine negativa che la Croazia ha avuto nell'ultimo decennio" ha commentato Mimica "ma credo che sia anche il risultato del timore che hanno i cittadini europei nei confronti dell'allargamento dell'Unione, perché convinti che porterebbe ad un aumento del tasso di disoccupazione nei loro paesi". Jakovcic ha voluto per altro sottolineare che negli ultimi 15 mesi sono stati fatti passi da gigante e che quel 31% che vede positivamente l'ingresso della Croazia in UE indica come il paese sia riuscito a dimostrare i progressi dei cambiamenti democratici. "E' risaputo che il 14 maggio ratificheremo l'Accordo di stabilizzazione e di associazione con l'UE, che per la Croazia rappresenta un documento storico. Significa che stiamo diventando un paese con tutte le carte in regola per divenire membro dell'Unione", ha dichiarato infine Mimica, aggiungendo che "dobbiamo essere pazienti. Tutto dipende da noi e niente cambierà dal giorno alla notte... ma anche perché credo che non esista un'alternativa all'Europa".
La voglia d'Europa emerge senza ombra di dubbio dall'ultimo sondaggio realizzato proprio dagli uffici del Ministero per l'integrazione Croato: l'80% dei cittadini croati desidera che il proprio paese entri quanto prima nella grande famiglia europea.