Il 2005 ha segnato un record per il turismo in Croazia, che ha visto le presenze arrivare a una cifra vicina ai dieci milioni: è la più alta dall'indipendenza. Tedeschi e italiani sono i più "affezionati", altissimo incremento di arrivi dalla Francia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo reportage in due puntate
Di Riccardo Masnata
E' un dato di fatto che da anni oramai la Croazia sia il Paese balcanico più "conosciuto", perlomeno dal punto di vista turistico, dagli stranieri: ogni estate sono milioni i visitatori che la scelgono come meta per le vacanze, attratti principalmente dalle spiagge, dalle isole, dai parchi naturali e dalle bellezze storiche e naturali della costa adriatica.
Ed è facile capire come il turismo rappresenti una delle principali risorse economiche per un Paese che, a distanza di più di dieci anni dalla fine delle varie guerre, tuttora fatica a decollare.
Proprio a metà degli anni Novanta quando, passata la fase più dura delle guerre, la Croazia "riaprì le porte" ai turisti, l'immediato afflusso - o meglio, il ritorno - dei primi stranieri nei mesi estivi permise al Paese di fare il pieno di valuta pregiata (e, particolare non da poco, cash) e iniziare a rimettere in sesto un'economia al collasso. Gli altri paesi della ex Jugoslavia, meno fortunati dal punto di vista naturalistico e storico-architettonico, non hanno avuto un privilegio di questo tipo.
I croati sono ben consci che le formidabili bellezze di cui dispongono sono uno strumento fondamentale per il proprio sviluppo e hanno sempre lavorato per far sì che il turismo si sviluppasse ulteriormente. Beh, i numeri hanno dato loro ragione. Entriamo nel dettaglio.
Stando alle statistiche del ministero del Turismo di Zagabria, riferite dall'Ente Nazionale Croato per il Turismo di Milano, nel periodo gennaio-dicembre 2005 si sono registrate 9.995.070 presenze, intendendosi con questo termine persone fisiche che abbiano soggiornato in Croazia: è una crescita di circa il 6,2% rispetto al 2004, quando furono 9.412.876. Un incremento percentuale di questo tipo è da considerare elevatissimo, specie considerando che stiamo parlando di cifre che l'anno scorso erano già molto significative per un Paese che conta soli 4,5 milioni di abitanti.
La cifra complessiva, naturalmente, comprende anche le presenze di turisti croati, pari a 1.528.184: in pratica, quindi, un croato su tre va in vacanza e sceglie una meta all'interno del proprio Paese.
Secondo una nota dell'Ente la crescita "fuori dal comune" del flusso turistico, che ha superato ogni previsione, è stata registrata soprattutto in Dalmazia e gran parte del merito va dato alla migliore accessibilità viaria, garantita in particolare dalla nuova autostrada che ora collega l'interno della Croazia con Spalato.
Interessante anche notare come sulle dieci milioni di presenze appena citate, 1.572.000 riguardino tedeschi (in leggerissimo calo rispetto al 2004) e 1.252.000 italiani (in crescita: anche questo numero è un record), i due principali "mercati" cui si rivolge l'offerta turistica croata.
Davvero clamoroso l'incremento dei turisti francesi, passati dai 392 mila del 2004 ai 591 mila del 2005: + 50,4%. Questa realtà nuova era visibile a occhio nudo da chiunque sia stato in Croazia la scorsa estate e viene ora confermata dall'ufficialità delle cifre. Bene anche inglesi (da 208 mila a 255 mila) e spagnoli (passati da 57 mila a 84 mila), incoraggiante anche il dato sui "vicini" serbi e montenegrini, che salgono da 36 mila a 50 mila.
I pernottamenti complessivi nei dodici mesi del 2005 sono stati 51.420.948, con una media di 5,1 giorni di permanenza per ogni visitatore.
Se pensiamo alla recente crisi del turismo in Italia e alla contemporanea crescita di realtà come la Spagna e la stessa Francia, capiamo insomma come il "fenomeno Croazia" sia una realtà che oramai brilla a livello europeo.
Un altro numero di grande interesse è quella del giro d'affari. Quanto vale il mercato del turismo croato? "Nel 2004 il fatturato è stato di circa 7 miliardi di Euro, per il 2005 le stime non sono ancora definitive ma dovremmo salire ulteriormente" spiega Klaudio Stojnic, direttore dell'Ente Nazionale Croato per il Turismo di Milano.
Impressionante l'incidenza del turismo sull'economia della Croazia: le entrate rappresentate dall'industria dell'ospitalità valgono infatti ben il 21% del Prodotto Interno Lordo (PIL), contro il 12,5% dell'Italia, tanto per fare un esempio.
Chiaro quindi come ogni decisione nel settore del turismo abbia un impatto enorme nella vita economica e sociale: non a caso il dicastero che lo governa (in croato "ministero del Mare, del Turismo, dei Trasporti e dello Sviluppo") è considerato una posizione chiave nel sistema politico del Paese. Titolare del dicastero è dal 2003 Bozidar Kalmeta, del partito HDZ.
Nella seconda puntata di questo breve reportage vedremo in che modo la Croazia conta di arrivare, nel 2010, a un obiettivo dichiarato di 11 milioni di presenze e 66 milioni di pernottamenti.
(1 - continua)
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