Una comunità Rom del nord della Croazia ha citato a giudizio le autorità croate responsabili dell'istruzione per favoreggiamento della segregazione razziale dei loro figli nelle scuole elementari.
I genitori di 57 bambini Rom che risiedono nella contea di Medjimurje accusano le autorità scolastiche di violazione dei diritti costituzionali che garantiscono il diritto ad un'educazione paritaria. Viene contestata la decisione di mettere i bambini Rom in classi separate rispetto agli altri bambini e con programmi formativi speciali, secondo i genitori meno validi rispetto ai programmi scolastici tradizionali.
I Rom chiedono che queste "classi speciali" vengano abolite e che a partire dal prossimo anno scolastico vengano create nuove classi multietniche.
La denuncia della comunità Rom è stata resa pubblica da un'associazione croata che si batte per il rispetto dei diritti umani, l' "European Roma Rights Center" (ERRC). Il direttore del centro, Mr Jean Garland, ha dichiarato che "questa segregazione porta i bambini Rom a seguire un percorso formativo di scarso livello e questo poi causa forti difficoltà nell'inserimento lavorativo e spesso conduce ad entrare in circoli viziosi di povertà".
Secondo stime ufficiali risiederebbero in Croazia 6.900 Rom ma, secondo altre stime, è più probabile il loro numero si attesti attorno alle 40.000 unità (Caritas, Ireland.com).