Il figlio dell'ex Presidente guida una eterogenea compagine che vorrebbe dedicare a Tudjman una piazza ed un monumento nel centro della capitale, di fronte alla piazza Maresciallo Tito. I cittadini di Zagabria non sembrano gradire
Il 14 maggio di quest'anno Franjo Tudjman, primo Presidente croato che, se ancora in vita, compirebbe 82 anni, avrà una piazza e un monumento a Zagabria. Il figlio maggiore Miroslav, che porta avanti l'iniziativa, sostiene che si tratta di correggere una ingiustizia dato che Zagabria, la capitale della Croazia, è una delle poche città a non aver mai tributato un omaggio a Tudjman.
"Dal giorno della morte del primo Presidente croato, centinaia di città e contee in Croazia hanno intitolato piazze, strade, scuole o eretto monumenti in onore del fondatore dello Stato indipendente di Croazia. E' dovere della città di Zagabria, capitale croata, ripagare adeguatamente il suo primo Presidente, l'uomo che mentre era ancora in vita è diventato il simbolo della libertà croata, della sua sovranità e integrità territoriale", dichiara Miroslav Tudjman che, quando il padre era ancora in vita, era a capo di tutti i servizi segreti della Croazia, mentre oggi presiede un partito politico marginale chiamato Vera Rinascita Croata (HIP).
Nonostante il figlio di Tudjman si sia presentato alle ultime elezioni politiche, nel novembre 2003, cercando di approfittare della insolita somiglianza fisica con il padre con lo slogan "Sono lo stesso che era lui", non ha raccolto voti sufficienti per entrare in Parlamento. Il partito, tuttavia, ha ancora un certo numero di rappresentanti nel consiglio comunale di Zagabria e, con Miroslav Tudjman, cerca ora di fare lobby per erigere un monumento al primo Presidente croato e per dedicargli una piazza di Zagabria.
La iniziativa del figlio di Tudjman è fortemente sostenuta da Zdravko Tomac che, fino a recentemente, era uno dei più stretti collaboratori dell'ex Primo Ministro socialista Ivica Racan, perdente alle elezioni del 23 novembre scorso. Tomac ha da poco lasciato il Partito Socialdemocratico (SDP), dato che le sue posizioni erano sempre più vicine a quelle dei partiti di destra. L'idea di costruire un monumento, peraltro, è fortemente sostenuta anche dall'ex sindaco di Zagabria Milan Bandic, che in questo momento riveste un ruolo importante all'interno della SDP e viene da molti considerato come il possibile successore di Racan.
Un gruppo così insolito, e colorato, che contiene esponenti della destra (l'HIP di Miroslav Tudjman), della sinistra (Milan Bandic), ed anche un membro di lungo corso dell'ex partito comunista poi rappresentante della SDP (Zdravko Tomac), si è messo insieme per portare a termine la missione di erigere il monumento a Tudjman nel centro di Zagabria.
Con una buona dose di esagerazione, e di pathos, Miroslav Tudjman spiega perché Zagabria dovrebbe dedicare un monumento a suo padre: "Il dottor Franjo Tudjman è una delle persone che hanno avuto più meriti nella formazione di uno Stato croato sovrano, democratico e internazionalmente riconosciuto, nel creare la Repubblica di Croazia in quanto esperienza storica duratura, nel portare a compimento il sogno di molte generazioni di Croati. Senza il ruolo storico del dottor Tudjman, i cittadini croati non avrebbero potuto chiamare la loro patria con il suo nome; la Croazia non avrebbe un posto alle Nazioni Unite, non sarebbe divenuta un membro della comunità internazionale alla pari degli altri, non avrebbe vinto la guerra di Indipendenza."
Il figlio di Tudjman ha già creato una animazione al computer del monumento che dovrebbe essere posto nel centro di Zagabria, vicino al Teatro Nazionale Croato e al maggiore museo d'arte di Zagabria, il "Mimara", vicino ad uno dei più famosi hotels della capitale, l'"Opera", che fino a pochi anni fa apparteneva alla catena "Intercontinental". La piazza dove sarebbe collocato il monumento a Tudjman sarebbe la Franklin D. Roosevelt, dedicata al 32° Presidente degli Stati Uniti. Questa piazza confina con la piazza Maresciallo Tito, che ricorda il Presidente jugoslavo Josip Broz. Nonostante le numerose iniziative, il nome di quella piazza non è mai stato cambiato, grazie anche al fatto che Tudjman riteneva che Tito, essendo croato, era ancora degno di questo onore, nonostante fosse un comunista e un dittatore. Tudjman, peraltro, era uno dei generali di Tito e, grazie a lui, i suoi giorni da dissidente non erano stati particolarmente difficili.
Così, la controversa e violenta storia di questa parte dei Balcani potrebbe incontrarsi di nuovo nel centro di Zagabria. Le due piazze, la prima intitolata a Tito e la seconda a Tudjman, con il monumento, sarebbero una di fronte all'altra. Tuttavia, le polemiche sono appena iniziate.
L'iniziativa di erigere un monumento a Tudjman e di dedicargli una piazza è arrivata nel momento in cui Zagabria riceveva dall'Aja i mandati di accusa nei confronti di sei Croati (Prlic, Praljak, Petkovic e tre altri) per il loro coinvolgimento nella guerra in Bosnia Erzegovina. I documenti accusano i sei di aver partecipato, con il Presidente Franjo Tudjman e l'allora ministro della Difesa, Gojko Susak, ad una "associazione criminale". La loro missione era quella di "sradicare completamente e ripulire etnicamente una porzione del territorio bosniaco, ndt dai Bosniaco Musulmani e da altri non Croati" con l'intento di creare una grande Croazia, l'obiettivo di Tudjman.
E' per questo che edificare un monumento a Tudjman, nel centro di Zagabria, rappresenta anche una sorta di sfida da parte dei committenti. Zdravko Tomac, professore universitario e ex membro della SDP, non lo nasconde: "Questo è il momento giusto, questa è una prima risposta dei cittadini di Zagabria, e spero anche della Croazia, che rifiutano di considerare la guerra di Indipendenza come una impresa criminale, e che il defunto Tudjman sia indirettamente accusato di essere un criminale di guerra. Questo è il motivo per cui è stata avviata ora questa iniziativa, tenuta ferma per un lungo periodo."
Finora nessuno ha chiesto ai cittadini di Zagabria cosa pensino della questione. Secondo un sondaggio effettuato dalla nota emittente liberale Radio 101, tuttavia, non sono molto eccitati all'idea di avere un monumento a Tudjman nel centro di Zagabria. La grande maggioranza degli intervistati si è infatti espressa contro l'idea, e uno degli ascoltatori ha aggiunto una nota di cinismo: "C'è un posto migliore dove dovremmo mettere Tudjman. Sto parlando di quella fontana che vediamo spesso alla televisione." Dopo una breve pausa, l'ascoltatore ha ripreso: "Sì,
quella di fronte all'edificio del Tribunale Penale Internazionale, all'Aja."
Vedi anche:
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- Nuove accuse alla Croazia dal Tribunale dell'Aja
- Croazia: incriminazione per il massacro di Paulin Dvor (Osijek)