Secondo Human Rights Watch le autorità russe dovrebbero prendere provvedimenti per impedire alle milizie sud ossete di attaccare le popolazioni di etnia georgiana nel distretto di Akhalgori, nell'Ossezia del Sud
Di Tanya Lokshina*, Human Rights Watch, 25 novembre 2008 (Titolo originale: "Russia: Protect Civilians in Occupied Georgia") .
Traduzione per Osservatorio Caucaso: Carlo Dall'Asta
"Le milizie dell'Ossezia del Sud stanno intensificando i propri attacchi verso le persone di etnia georgiana nel distretto di Akhalgori" sostiene Tanya Lokshina, vice direttrice dell'ufficio di Mosca di Human Rights Watch. "È tempo che la Russia si assuma le sue responsabilità di potenza occupante nell'Ossezia del Sud e tenga a freno queste milizie". La Russia dovrebbe inoltre garantire che i residenti locali possano continuare a muoversi liberamente da e per il resto della Georgia.
Il distretto di Akhalgori, popolato in prevalenza da georgiani, è situato nella parte orientale dell'Ossezia del Sud, regione separatista della Georgia. Il distretto è ora sotto controllo della Russia e dell'Ossezia del Sud.
I ricercatori di Human Rights Watch, che hanno visitato i villaggi del distretto di Akhalgori tra il 20 e il 21 novembre, hanno intervistato numerose persone di etnia georgiana, che hanno raccontato come le milizie armate dell'Ossezia del Sud abbiano vessato e attaccato i residenti locali, saccheggiandone le proprietà. Human Rights Watch ha anche documentato due attacchi compiuti in novembre dalle milizie dell'Ossezia del Sud contro cittadini anziani, uno dei quali è morto. Quando Human Rights Watch ha tentato di parlare con i parenti del defunto, sono arrivati dei miliziani armati che li hanno allontanati.
Prima della guerra tra Georgia e Russia dell'agosto 2008, il governo georgiano amministrava i villaggi nel distretto di Akhalgori. Le forze russe e sud ossete sono entrate nel distretto il 17 agosto, e le forze russe mantengono due basi militari in Akhalgori. In quanto potenza occupante, secondo le leggi umanitarie internazionali, la Russia ha l'obbligo di garantire la sicurezza e il benessere dei civili nella regione. ...
"Le forze russe devono intervenire per fermare le violenze e le intimidazioni", ha detto Lokshina. "La sicurezza della popolazione civile dipende dalla loro possibilità di comunicare col resto del mondo". ...
Il distretto di Akhalgori ha un unico e scomodo collegamento stradale per Tskhinvali. L'unica strada utilizzabile da questi villaggi arriva a Tbilisi attraversando il villaggio di Odzisi; le forze russe mantengono un posto di controllo a Odzisi e impediscono alla polizia georgiana di entrare nel distretto.
Attualmente i residenti possono attraversare il confine amministrativo per andare a Tbilisi. Però le voci secondo cui le autorità russe e sud ossete potrebbero chiudere questo confine hanno destato preoccupazione. ...
I ricercatori di Human Rights Watch hanno osservato che molte persone hanno già lasciato il distretto, per timore delle milizie e dell'eventualità che il confine venga chiuso. Un funzionario scolastico ad Akhalgori ha dichiarato a Human Rights Watch: "Avevamo 236 studenti, ma ora ne restano solo 136. Anche dieci insegnanti se ne sono andati. Ci sono tutti questi uomini armati nella zona e la gente è atterrita. Ci sono poi queste voci di una prossima chiusura del confine. Se ciò succede, sarà la fine per tutti noi. Per i residenti di Akhalgori, Tbilisi è sempre stata una seconda casa. Se ne rimarremo tagliati fuori, semplicemente non potremo rimanere!"
"I residenti del luogo se ne stanno andando perché hanno paura di essere tagliati fuori dal resto del mondo, lasciati alla mercé delle milizie armate e senza controllo", ha dichiarato Tanya Lokshina. "Finché le forze russe stanno in Ossezia del Sud, esse hanno la responsibilità di assicurare la legalità e l'ordine pubblico per i residenti, e di prevenire ulteriori violenze su base etnica".
Durante la guerra di agosto, le milizie sud ossete hanno bruciato e saccheggiato la maggior parte dei villaggi a prevalenza etnica georgiana in Ossezia del Sud, impedendo di fatto ai 20.000 residenti evacuati durante il conflitto di farvi ritorno.
*Tanya Lokshina è vice direttrice dell'ufficio di Mosca di Human Rights Watch