Elezioni a Tbilisi © EvaL Miko/Shutterstock

Elezioni a Tbilisi © EvaL Miko/Shutterstock

Si vota sabato 30 ottobre in Georgia per i ballottaggi delle amministrative. La campagna elettorale per il secondo turno è stata accesa. Nel frattempo i media non hanno smesso di parlare del ritorno dell'ex presidente Saakashvili, ora in carcere e in sciopero della fame

29/10/2021 -  Marilisa Lorusso

Il 30 ottobre in Georgia si torna alle urne per i ballottaggi delle amministrative. Il primo turno si era svolto lo scorso 2 ottobre. Nonostante le settimane ormai trascorse dal suo arrivo nel paese e successivo arresto, si continua a parlare dell'ex presidente Mikheil Saakashvili. Su di lui, ancora in carcere, pesa ora una nuova accusa per attraversamento illegale dei confini di stato.

Si è anche ricostruito come Saakashvili sia entrato in Georgia: si è imbarcato sulla Vilnius, nave da trasporto che fa rotta da Chernomorsk in Ucraina a Poti in Georgia. Al porto di Poti è salito su un camion che trasportava prodotti caseari. ed è arrivato  in un paese in provincia di Abasha, nella Georgia occidentale. Da lì Saakashvili ha raggiunto Batumi, dove ha postato il suo messaggio di ritorno in Georgia e dopo una nuova tappa ad Abasha l’ex presidente è partito per Tbilisi. L’autista che lo ha raccolto a Poti gli ha fornito l’appartamento nella capitale, dove Saakashvili è stato arrestato . I complici di Saakashvili sono stati identificati e arrestati.

Dal giorno dell’arresto Saakashvili ha cominciato uno sciopero della fame, e le sue condizioni destano preoccupazione. Il 14 ottobre i sostenitori dell’ex presidente hanno organizzato una manifestazione nazionale per la sua liberazione. Secondo la stampa, circa 10.000 persone hanno partecipato alla marcia “Libertà per Misha” da Piazza della Repubblica a Piazza della Libertà attraverso la centralissima Rustaveli a Tbilisi. Sul palco in Piazza della Libertà si sono alternati vari sostenitori dell’ex presidente ed è stato letto un suo messaggio al paese. Manifestazioni si sono tenute in varie città della Georgia. A Rustavi Vakhtang Kebadze, del partito di opposizione Georgia Europea, nato da una scissione dal Movimento Nazionale Unito di Saakashvili, ha denunciato di essere stato vittima di aggressione mentre cercava di raggiungere Tbilisi e non risulta essere l’unico caso di manifestante che ha dovuto affrontare una contromanifestazione organizzata da piccoli gruppi riconducibili, si ipotizza, a Sogno Georgiano.

Nei giorni seguenti la manifestazione ci sono stati un paio di arresti di membri delle forze dell’ordine ritenuti vicini al Movimento Nazionale Unito. Un ex vice capo del Dipartimento di Polizia di Khobi e un ex capo Unità del disciolto Dipartimento della Sicurezza Costituzionale sono stati arrestati con l’accusa di detenere illegalmente armi, ma la difesa sostiene che le armi sono state introdotte nelle case degli indagati durante le perquisizioni, perquisizioni che un testimone vicino a uno degli accusati denuncia essere stati dei veri e propri raid.

Fra il primo e il secondo turno

L’importanza di queste elezioni amministrative dalla forte valenza politica – l’opposizione le ha definite un referendum sul governo – si evince anche dalla dura campagna elettorale che è continuata per i ballottaggi. Non si sono placati né i toni né l’impegno.

Sogno Georgiano ha messo in pista non solo il proprio Segretario Irakli Kobakhidze, ma anche il Primo ministro, Irakli Garibashvili. Insieme hanno intrapreso un tour elettorale in più di 20 località concentrandosi in particolare sulla Georgia occidentale, dove numerose città sono a ballottaggio e che è tradizionalmente roccaforte del Movimento Nazionale Unito. I “Nazionali” hanno avuto la maggioranza a Zugdidi, Tsalenjikha e Senaki. A Senaki Garibashvili ha definito Saakashvili un “fake Hitler” e si è spinto a dire che il desiderio di Saakashvili di tornare al potere adesso sarebbe paragonabile al desiderio di Hitler di tornare al governo dopo la Seconda guerra mondiale. E i paragoni con il nazismo non si fermano qui, tanto è vero che nel gergo del Sogno i “Nazionali” sono diventati i Natsi. In un bizzarro accostamento in un video comparso su Facebook Sogno Georgiano accusa i Nazionali di essere radicalmente anticlericali: il narratore esorta a “Finirla con i Natzi, finirla con il bolscevismo”. La tensione ha portato anche a qualche episodio violento, come a Rustavi, dove una ventina di persone hanno causato disordini vicino alla sede dei del Movimento Nazionale Unito.

L’opposizione ha unito le forze anche se non ovunque. Alcuni degli esclusi dal ballottaggio non hanno dato indicazioni di voto per il secondo turno, in altri casi sì. Per la prima volta in Georgia è comparso un gabinetto fantasma , lo shadow cabinet di tradizione britannica, composto dagli aspiranti all'elezione ma per ora all'opposizione. In caso di vittoria di Nika Melia, candidato dell'opposizione a sindaco di Tbilisi, saranno presi in considerazione tre candidati per la carica di vicesindaco: Anna Bibilashvili e Dea Metreveli del partito di opposizione Lelo e Tsotne Koberidze di Girchi. Kaladze, il candidato sindaco di Tbilisi di Sogno Georgiano ha liquidato l’iniziativa come inutile. Più pesantemente è intervenuto il primo ministro, noto come sempre per le sue posizioni poco concilianti: Garibashvili ha detto che se dovessero passare i candidati dell’opposizione il loro operato sarebbe inefficace perché mancherebbero dell’appoggio economico ed amministrativo del governo centrale, dimostrando uno scarsissimo rispetto dei concetti fondamentali di divisione del potere verticale e orizzontale, e della sussidiarietà delle competenze.

Il rush finale

A Tbilisi Kaladze promette di rifare il parco di Vera con un investimento di 220.000 dollari, nuove case per 400 famiglie, sostegno economico per le spese mediche per 40.000 cittadini della capitale, mentre il governo ha concesso 198 appezzamenti di terra agli sfollati di Gori e Kareli, che ancora attendevano una soluzione definitiva dopo il conflitto con la Russia.

Sono in corsa per sabato 30 ottobre 20 sindaci e 42 seggi da distribuire con il sistema maggioritario. Sono stati assegnati al primo turno già 64 sindaci e 2044 seggi ai Sakrebulo, i consigli comunali. Sogno Georgiano al primo turno ha ottenuto il 46,7% dei consensi, i Nazionali il 30%. Che i giochi non si sono chiusi così è chiaro. Città come Tbilisi, Batumi, Kutaisi, Rustavi, Poti, Zugdidi significano molto nella geografia politica georgiana, perché sono centri importanti e perché sarebbe il primo voto in contro-tendenza in 9 anni, e porterebbe Sogno Georgiano giù dal piedistallo dell’invincibilità. Il 27 ottobre scorso Sogno Georgiano ha tenuto il suo grande evento di fine campagna elettorale, e di nuovo Garibashvili ha attaccato Saakashvili, per il quale peraltro si comincia a parlare di un ricovero, a ormai quasi un mese dall’inizio dello sciopero della fame.

Si arriva al voto in uno scenario reso sicuramente più estremo per la presenza di un ex presidente in carcere in queste condizioni. Non è però detto che il ritorno di Saakashvili e le questioni rimaste irrisolte nel quasi decennio di governo ininterrotto di Sogno Georgiano garantiscano il successo elettorale che i Nazionali auspicano.