Ieri a Vienna si sono incontrati i massimi esponenti di Pristina e Belgrado. Per la prima volta si è parlato di status. Come in molti s'aspettavano le posizioni tra le parti rimangono quelle del muro contro muro
Tratto da B92 , traduzione a cura di Osservatorio sui Balcani
Come ci si aspettava Belgrado e Pristina hanno presentato posizioni del tutto opposte. Posizioni che permangono inalterate dall'inizio dei colloqui sullo status: gli albanesi del Kosovo vogliono l'indipendenza e la Serbia è pronta a dare alla provincia autonomia sostanziale.
Il Presidente serbo Boris Tadic ha affermato che Belgrado è pronta a lavorare per trovare un compromesso, ma non accetterà l'ipotesi dell'indipendenza.
Tadic ha aggiunto che è importante si continui anche a discutere di questioni tecniche in modo che la situazione in Kosovo possa migliorare e che le minoranze non-albanesi in Kosovo possano venir protette istituzionalmente.
"La Serbia non ha alcuna intenzione di governare gli albanesi del Kosovo e sta solo difendendo il suo legittimo interesse democratico, riconosciuto anche tra i valori europei. Dobbiamo trovare la soluzione migliore per il Kosovo a quando parliamo di autonomia sostanziale dobbiamo renderci conto che è la prima volta nella storia che la Serbia offre questa soluzione", ha dichiarato Tadic.
Il Primo Ministro serbo Vojislav Kostunica ha affermato ai giornalisti che la parte serba ha offerto autonomia sostanziale sostenendo quest'ipotesi con numerose argomentazioni.
"Per di più la parte albanese non ha portato nessun argomento che potesse sostanziare la loro richiesta di indipendenza del Kosovo", ha aggiunto.
Il Presidente del Kosovo Fatmir Sejdiu ha affermato che per gli albanesi del Kosovo vivere sotto lo stesso tetto con la Serbia sarà possibile solo nel caso si tratti della comune casa dell'Unione Europea.
"La volontà della maggioranza della popolazione del Kosovo è di ottenere l'indipendenza, e le relazioni con la Serbia nel recente passato escludono ogni altra soluzione. Il governo di un Kosovo indipendente garantirà i diritti umani di tutti i cittadini e garantirà la protezione delle minoranze perché l'obiettivo finale del Kosovo è l'Unione Europea", ha affermato Sejdiu.
L'inviato speciale ONU per i negoziati sullo status del Kosovo, Marrti Ahtissari, ha confermato che Belgrado e Pristina non si sono smosse dalle loro posizioni opposte.
"Belgrado è pronta ad accettare qualsiasi cosa ma non l'indipendenza e Pristina vuole solo l'indipendenza", ha affermato durante una conferenza stampa seguita all'incontro.
Ciononostante ha ricordato che l'incontro di ieri dimostra come entrambe le parti sono intenzionate ad incontrarsi e a discutere direttamente della questione dello status.
"E' stato il primo incontro di questo tipo, l'obiettivo era quello che le due parti si incontrassero e presentassero le rispettive posizioni. E questo obiettivo è stato raggiunto", ha affermato Ahtissari.
Ahtissari ha poi ribadito che è pronto a facilitare la discussione a livello politico, ma che solo la disponibilità e la volontà delle parti potranno portare a trovare una soluzione o un accordo. Ha poi aggiunto che l'atmosfera creatasi durante l'incontro è stata molto meglio di quello che s'aspettava.