Dal Kosovo si guarda con interesse al risultato del referendum in Montenegro. Ma i politici commentano in sordina: meglio vincano i ''sì'' all'indipendenza, ma il nostro destino non dipende da quello dei nostri vicini
La Serbia e il Montenegro sono le ultime due Repubbliche di quelle che una volta costituivano la ex-Jugoslavia che ancora mantengono un legame istituzionale.
Ma quest'ultimo dipende ormai da cosa decideranno i cittadini del Montenegro nell'imminente referendum del 21 maggio quando si sceglierà se Belgrado rimarrà o meno il loro principale centro di riferimento.
Quanto sta avvenendo in Montenegro è cruciale per l'intera regione, come lo è il processo avviatosi in Kosovo che - ed è il desiderio della maggioranza della popolazione, appartenente alla comunità albanese - dovrebbe seguire lo stesso percorso del suo vicino settentrionale sino ad arrivare all'indipendenza.
A differenza del Montenegro però il Kosovo non ha mai avuto lo status di Repubblica ed il fatto che esso sia una terra alla quale i serbi sono fortemente legati ed entrata appieno nella loro mitologia nazionale, ha reso ad ora impossibile indirvi un referendum sull'indipendenza.
In questi giorni però in molti, dal Kosovo, stanno guardando oltre confine. Ufficialmente i rappresentanti internazionali continuano ad affermare che il risultato del referendum montenegrino non avrà alcun impatto sull'esito dei negoziati tra Belgrado e Pristina sullo status del Kosovo, avviatosi ormai da qualche mese.
Ma è chiaro che l'eventuale indipendenza del Montenegro avrebbe un impatto, per lo meno emotivo, sui vicini kosovari. Ai loro occhi la strada verso l'indipendenza sarebbe facilitata dall'indipendenza dei vicini.
Rappresenterebbe tra l'altro il fallimento del tentativo dell'Unione Europea di tenere assieme Belgrado e Podgorica, un monito a non voler tenere insieme Belgrado e Pristina.
Spesso l'attuale Unione Serbia e Montenegro è stata chiamata con ironia "la creatura di Solana". L'Unione Europea ha guardato con preoccupazione al referendum. Con la questione dello status del Kosovo ancora del tutto aperta nei corridoi di Bruxelles si è preoccupati che in Montenegro si riapra una vaso di Pandora mettendo a repentaglio la stabilità dell'intera regione. Per questo l'UE è intervenuta mediando tra le parti. Queste ultime in extremis sono arrivate ad un accordo: vi sarà indipendenza solo nel caso i voti a favore di quest'ultima raggiungano la soglia del 55% dei votanti.
Ma cosa pensa la classe politica kosovara delle possibili conseguenze sullo status del Kosovo dell'indipendenza del Montenegro? Essendo del tutto incerto il risultato del referendum, non si è sbilanciata. L'affermazione più ricorrente è che l'indipendenza del Montenegro sarebbe positiva per i cittadini di quella Repubblica. L'ex primo ministro kosovaro Bajram Rexhepi ha dichiarato che i diritti della comunità albanese del Montenegro saranno maggiormente tutelati nel caso di una divisione dalla Serbia.
L'attuale primo ministro del Kosovo ha dichiarato invece con chiarezza: "L'indipendenza del Kosovo non dipende dall'indipendenza del Montenegro". Lo ha affermato a Berlino, durante una visita ufficiale. "Ritengo che la prima conseguenza dell'indipendenza sarebbe di liberarsi da una posizione di subordinazione" spiega Milazim Krasniqi, analista politico kosovaro, "il fatto stesso che vi sia una grande sproporzione in termini di popolazione - 8 milioni di pesone in Serbia, 670.000 in Montenegro - fa sì che la relazione non sia tra eguali".
Secondo l'analista un altro vantaggio sarebbe quello che si porrà fine al processo di disgregazione della ex Jugoslavia e che si inizieranno a creare all'interno della regione nuove relazioni e nuovi rapporti.
Secondo Krasniqi comunque il destino istituzionale del Kosovo non ha nessun legame organico con quello del Montenegro ma l'indipendenza di quest'ultimo aiuterebbe a limitare la propaganda serba volta a far sì che il Kosovo rimanga parte integrante della stessa.
Per Skender Durmishi, giornalista di Pristina, il Montenegro ha ogni diritto di chiedere l'indipendenza perché è già uno Stato. Ma è Skender Hyseni, ex consigliere di Rugova, a voler marcare una distanza: il Kosovo diverrà indipendente anche se in Montenegro si dovesse decidere di mantenere l'unione con la Serbia.
Nell'ultimo dibattito televisivo prima del referendum il premier montenegrino Djukanovic ha sottolineato come la Serbia, nel caso di indipendenza del Montenegro, tenga a rappresentare la continuità rispetto allo stato precedente. E tra i motivi che la spigono a fare questo vi è senza dubbio quello di voler mantenere la sovranità, seppur anche solo formale, sul Kosovo.